A Cannes film, storie e red carpet
nel segno delle donne

cate Blanchett, protagonista di "Carol"
di Gloria Satta
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Lunedì 4 Maggio 2015, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 10:17
Il mondo ha ancora nelle orecchie la denuncia gridata da Patricia Arquette agli Oscar («le donne guadagnano meno degli uomini, anche nel cinema»). Meno soldi, è vero, ma anche meno onori: c’è una sola regista, Katryn Bigelow, premiata con l’Academy e sulla Croisette l’unica Palma d’oro femminile andò nel lontano 1993 a Jane Campion. Ma il 68mo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio, cercherà di ribaltare questa tendenza vecchia come il cinema e ormai inadeguata alla realtà.

SIGNORE. Largo alle signore. I registi continuano ad essere la maggioranza, ma quest’anno a tenere banco saranno le storie e i personaggi femminili protagonisti dei film più attesi, mentre il glamour verrà incarnato più che mai dalle attrici pronte a sfilare sul red carpet. Al nuovo corso ”in rosa” va ascritta anche la presenza del colosso del lusso Kering guidato da François-Henri Pinault e fresco partner del Festival, che annuncia dieci incontri sul tema delle donne nel cinema e il premio Women in motion.

SENATRICI. Non è un caso se il film scelto per inaugurare il Festival, La Tête haute, è diretto da una regista, Emmanuelle Bercot, e ha come protagonista Catherine Deneuve nel ruolo di un giudice dei minori. Catherine, con le sue 71 primavere, guida la piccola ma prestigiosa pattuglia delle ”senatrici” di Cannes 2015. Un’altra diva senior è Jane Fonda, 77, che nel film in concorso di Paolo Sorrentino Youth-la giovinezza, interpreta una diva 81enne, arrivata da Hollywood per incontrare il famoso regista interpretato da Harvey Keitel in un’enorme sala da ballo arredata con candelabri e un tavolo da ping pong. «E’ stato surreale e meraviglioso, lavorerei sempre con Sorrentino», ha detto Jane che tra conferenze, libri, fitness, set non sta ferma un momento (la vedremo prossimamente anche in Fathers and Daughters di Gabriele Muccino). E ha confessato ai microfoni di Fabio Fazio di vivere un’intensa vita sentimentale con il fidanzato Richard Perry, produttore musicale, 72: «Alla mia età», ha detto la mitica Jane, «senza sesso sarei una donna triste».

E che dire di Isabelle Huppert, classe 1953? E’ sempre più richiesta e sulla Croisette sarà protagonista di ben tre film: Louder than Bombs, Valley of love, Asphalte. Mentre Isabella Rossellini (62), reduce dalle riprese di Joy accanto a Robert De Niro, a Cannes presiederà la giuria del Certain Regard e parteciperà all’omaggio per il centenario della madre Ingrid Bergman, che campeggia sul manifesto del Festival.

REGISTE. A ricorrere la Palma d’oro saranno due registe francesi: Valérie Donzelli (Marguerite & Julien) e la bellissima Maïwenn (Mon roi), mentre la giapponese Naomi Kawase presenta fuori concorso An, protagoniste tre sorelle. Natalie Portman, 33 anni e una carriera da star, porta sulla Croisette la sua opera prima da regista Une histoire d’amour et de tenèbres, da un romanzo di Amos Oz, in cui si è ritagliata il ruolo della madre dello scrittore.

Quanto ai film, le emozioni più forti verranno dai personaggi femminili. A parte Charlize Theron che in Mad Max: Fury Road appare pelata e senza un braccio, c’è grande attesa (e profumo di premio?) per la divina Cate Blanchett che in Carol di Todd Haynes interpreta una ricca signora che s’innamora della commessa Rooney Mara. C’è chi scommette Su Marion Cotillard, travolgente Lady Macbeth nel Macbeth nel Macbeth diretto da Justin Kurel. Sul fronte italiano, tanto di cappello a Margherita Buy che in Mia madre di Nanni Moretti interpreta l’unica protagonista femminile mai creata dal regista romano.

REGINA. In Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, ispirato alle favole seicentesce di Basile, ci sono invece tre storie legate insieme dal punto di vista femminile. Salma Hayek fa una regina disposta a tutto pur di avere un figlio, anche a mangiare il cuore sanguinante di un drago: «Poteva essere una scena disgustosa», ha raccontato l’attrice messicano-hollywoodiana-

francese (è la moglie di Pinault) ma Matteo l’ha resa elegantissima».

Emma Stone si conferma come la nuova musa di Woody Allen che l’ha voluta in Irrational Man: è l’allieva-confidente (e forse qualcosa di più) dello smarrito prof di filosofia Joaquin Phoenix. Emily Blunt in Sicario fa una tostissima agente della Cia impegnata contro in narcos messicani. Alla Quinzaine farà discutere Much loved di Nabil Ayouch su un gruppo di prostitute marocchine. A scuotere la Croisette sarà anche un’artista che non c’è più, Amy Winehouse: il documentario Amy a lei decicato è già stato sconfessato dalla famiglia e di certo farà discutere ancora.

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