Si chiama Roberto Brazzale ed è un punto di riferimento nel Vicentino. Il "re del burro", come è stato soprannominato, non è solo un imprenditore di successo. È un modello, soprattutto umanamente. Nella sua azienda lavorano ex compagni di scuola e amici di sempre, che con la crisi dovuta al Covid hanno perso il lavoro. Un dramma che ha toccato tante persone in Italia, che a 60 anni hanno dovuto reinventarsi. Brazzale non li ha lasciati indietro: «Sono stati assunti negli ultimi due o tre anni, alcuni erano rimasti senza lavoro o comunque in difficoltà con la crisi dell’edilizia e del settore dell’oro di Vicenza», ha detto al Quotidiano Nazionale.
Brazzale ha raccontato il clima che si vive nella sua azienda: «Ogni mattina alle 10 prendiamo il caffé insieme. È un appuntamento fisso con i miei ex compagni di scuola e amici di sempre, qui in ufficio», racconta.
Ritrovarli in azienda dopo tanti anni fa uno strano effetto: «Talvolta ci sembra di vivere in un film francese. Vede, il rapporto tra noi si è creato nell’adolescenza ed è rimasto lo stesso, lo stesso affetto. Siamo i soliti ragazzacci di 40/50 anni fa. Frequentavamo le stesse scuole, assieme giocavamo a calcio, andavamo in discoteca e “a morose”, ed ora lavoriamo assieme con lo stesso entusiasmo. Cosa si può chiedere di più che lavorare assieme?», ha detto.