Geolier, sul palco dell'Ariston nella serata delle cover, ha deciso di portare uno dei pezzi più iconici e rappresentativi di Guè Pequeno: "Brivido". E sono da brivido anche i numeri ai quali sta arrivando questo duetto, diventato virale su TikTok. Geolier, che conduce l'Italia dritta alla napolitudine portando un medley chiamato "Strade", non poteva però non avere accanto a sè anche il rapper milanese, da sempre spalla nella sua carriera musicale. Dopo i fischi, la rivincita arriva per il cantante napoletano: trionfa nella serata delle cover e con il suo pezzo in gara si posiziona alle vette delle classifiche. "I p' me, tu p' te" è il brano più ascoltati su Spotify in territorio italiano, accumulando, appena uscito, 2,33 milioni di riproduzioni.
Esibizione da "Brivido" sul palco dell'Ariston
Geolier incastra 12 barre inedite in napoletano nel rap di “Brivido” ed è subito un successo. Cosa racconta il rapper partenopeo nella sua parte inedita? Racconta di un amore importante, che forse è finito, ma che è stato dolore e gioia, veleno e antidoto, la cosa che ti butta giù ma ti tende anche una mano per rialzarti. "Se fosse un legame il nostro, sarebbe un cordone che anche quando lo tagli ci fa restare come una persona sola. Sei l'antidoto e anche il veleno".
Come sappiamo, l’esibizione ha ottenuto il primo posto nella classifica finale della serata e all’annuncio del vincitore il pubblico ha però lanciato fischi di disapprovazione, lasciando le poltrone vuote davanti al cantante che si stava esibendo dopo la proclamazione. E, un gesto di Guè Pequeno non è passato inosservato, fatto per appoggiare e spronare l'amico, mortificato dai fischi. Mentre il teatro si stava svuotando, con le dita ha invitato Geolier a guardarlo negli occhi, per estraniarlo da quanto stava andando in scena in platea.
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Ma qual era il messaggio che i cantanti volevano portare in questo featuring?
Qual è il significato del testo di "Brivido" e perché Geolier ha deciso di portarla sul palco del Festival di Sanremo? In origine, il testo firmato da Guè Pequeno e Marracash, mette in musica le emozioni che provano i due artisti, del tutto effimere, e la ricerca di qualcosa di più vero e profondo. Nonostante, apparentemente, la vita fatta di eccessi sembri piena di emozioni, questi spingono in realtà Guè nell'apatia più profonda. Marracash esprime la stessa apatia, aumentata e amplificata dal ricordo di una ragazza per cui prova ancora qualcosa di vero. Il testo parla della vera ricerca di appagamento e di uno scopo, evidenziando l'insaziabile desiderio di una sensazione che superi gli sballi temporanei.
I versi iniziali del ritornello definiscono il tono e il tema della canzone, esprimendo il desiderio di qualcosa che trascenda la superficialità. Guè apre con la dichiarazione della sua infelicità, presentandosi proprio come un infelice professionista. Sogna un mondo dove poter rimodellare tutto, dove lasciarsi alle spalle il dolore e ricominciare da capo. Utilizza immagini vivide di farfalle nello stomaco, che suggeriscono ansia e inquietudine, e chiede di sradicare questi sentimenti chiedendo un insetticida. Questo dimostra il suo desiderio di sfuggire al suo attuale stato d'animo e di trovare un senso di calma e appagamento.
"Dammi tutto allo stato puro. La realtà non è all’altezza della fantasia. Un brivido che faccia breccia nella mia apatia". Questa frase sintetizza il significato di tutta la canzone.
Geolier canta Come vuoi in radio, duetto con Giovanni Vernia