Ercolano, decifrato un intero rotolo di 2000 anni fa con l'Intelligenza artificiale: «Esalta musica, cibo e piaceri»

Tre giovani ricercatori hanno addestrato gli algoritmi di apprendimento automatico sulle scansioni del papiro arrotolato e carbonizzato nel 79 d.C: è un testo filosofico sconosciuto

Ercolano, decifrato un intero rotolo di 2000 anni fa con l'Intelligenza artificiale: «Esalta musica, cibo e piaceri»
di Laura Larcan
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 11:32

Le imprese archeologiche possono passare anche attraverso gli algoritmi. E' successo per i famosi rotoli di papiro di Ercolano, carbonizzati sotto l'eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo, troppo fragili per essere srotolati, troppo intaccati per essere letti e tradotti in tutta la loro spettacolare complessità. Ebbene, ora c'è una svolta. Tre giovani ricercatori hanno utilizzato le risorse dell'Intelligenza artificiale per scansionare e decifrare un rotolo di papiro di duemila anni fa, svelando un testo filosofico scritto in greco del tutto sconosciuto che disserta di piaceri della vita, dell'importanza della musica, del buon cibo, dei capperi, persino delle potenzialità del colore viola (rivelata la parola "porphyras", "viola"). Un testo che sarebbe piaciuto molto al grande artista del Novecento Wassilij Kandinskij che al viola riconosceva profondi significati e risorse espressive. Insomma, l'algoritmo di apprendimento automatico elaborato dai ricercatori ha impresso una svolta su uno dei più grandi cold case dell'archeologia, rivelando il contenuto della scrittura greca. Siamo di fronte a tre ricercatori vincitori di un concorso chiamato "Vesuvius Challenge", il cui contributo ora sta calamitando l'attenzione mediatica di tutto il mondo accademico.

IL TESTO FILOSOFICO SCONOSCIUTO

Scoprendo, tra l'atro, probabilmente un'opera inedita del filosofo epicureo Filodemo, vissuto dal 341 al 270 A.C«È un momento storico», ha dichiarato (come riporta Nature) il classicista Bob Fowler dell'Università di Bristol, nel Regno Unito, uno dei giudici del premio. I tre studenti, provenienti da Egitto, Svizzera e Stati Uniti, che hanno rivelato il testo si spartiscono un primo premio di 700.000 dollari. Sono il dottorando egiziano Youssef Nader, lo studente universitario Luke Farritor, tirocinante presso Space X, e Julian Schilliger, studente di robotica al Politecnico federale di Zurigo. 

LA BIBLIOTECA DEL MONDO ANTICO

Il rotolo al centro dell'operazione costituisce un tassello di quella che viene considerata l'unica biblioteca conservata dell'antichità. Un esemplare delle centinaia di papiri intatti scavati nel XVIII secolo da una lussuosa villa romana a Ercolano, in Italia. Uno spettacolo fragile e delicato travolto dalla cenerite. I risultati sono «incredibili», riflette Federica Nicolardi, papirologa dell’Università Federico II di Napoli, anche lei nella giuria. «Eravamo tutti completamente stupiti dalle immagini che mostravano». L'iniziativa era stata lanciata appena dieci mesi fa da Brent Seales, docente di informatica dell'università del Kentucky, da anni impegnato nell'utilizzo della tomografia a raggi X e dell'intelligenza artificiale per svelare i segreti di questi antichi documenti danneggiati.

Grazie al sostegno di due imprenditori della Silicon Valley, Nat Friedman e Daniel Gross, è stata indetta una vera e propria competizione. 

Il nuovo testo, da una prima lettura approssimativa, probabilmente è di Philodemus. Disserta di gusti e visioni piacevoli, e cita una figura chiamata Xenophantus, forse un suonatore di flauto con quel nome menzionato dagli antichi autori Seneca e Plutarco. Gli argomenti discussi da Filodemo sono ancora attuali. «Domande fondamentali che dobbiamo affrontare tutti noi come esseri umani. Come possiamo vivere una buona vita? Come evitiamo il dolore?...». 

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