La vecchia scusa del «avevo la febbre», per giustificare un'assenza a scuola, viene sostituita ora da un semplice «non avevo la connessione». E così lo studente, che non si collega in tempo per l'appello online, salta la lezione senza troppi problemi. Che sia vero o no il black out con la rete, i docenti non possono saperlo. Resta il fatto che la lezione è persa. E troppe lezioni rischiano di andare perdute visto che sembra ormai inevitabile l'ulteriore slittamento della riapertura delle scuole. La data della ripresa, fissata al 3 aprile, sembra ormai destinata a spostarsi in avanti, almeno alla settimana dopo la pausa prevista per Pasqua: l'epidemia da Covid-19 non ha ancora raggiunto il picco e difficilmente tra 20 giorni sarà possibile per i ragazzi trascorrere le giornate tutti insieme nella stessa classe.
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LA PROGRAMMAZIONE
Si va quindi avanti con la programmazione della didattica online. Con tutte le sue criticità, dalla valutazione ai compiti, e il problema delle assenze è uno tra quelli maggiormente avvertiti tra gli insegnanti che, in queste ultime settimane, hanno adottato la didattica a distanza, portando avanti lezioni online che si svolgono in diretta, con tanto di appello e con tutti gli studenti della stessa classe presenti.
LINEE GUIDA
Intanto dalle linee guida del ministero dell'istruzione arriva l'invito ai docenti di dare pochi compiti ma su questo aspetto i sindacati rivendicano la l'autonomia dell'insegnamento: ognuno deve poter fare come ritiene più opportuno. Le incognite, quindi, sono ancora tante. «Il conto delle assenze e la valutazione sono aspetti da rivedere spiega Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio con la didattica a distanza, che le scuole stanno mettendo in piedi solo adesso, serve un atteggiamento flessibile e intelligente. Non è pensabile che un ragazzo non connesso risulti automaticamente assente: potrebbe avere un problema al pc o alla rete. Quest'anno inevitabilmente il vincolo del 25% di assenze sarà meno stringente. Stesso discorso per le valutazioni: la teledidattica non garantisce la riservatezza e la sicurezza del compito svolto in classe. Consiglio ai docenti di tenere una sorta di diario con appunti in cui annotare, giorno per giorno, il comportamento dei singoli: generalmente non è previsto ma ora è importante anche per assegnare il voto di condotta».
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