Mantra della difesa e XV di PlanetRugby molto azzurro
Quesada ha ripetuto che la difesa sarà il mantra della prima fase del suo cammino con l’Italia e gli azzurri, i più giovani e i più leggeri del Torneo, l’hanno ascoltato alla perfezione incassando solo una meta “fantasma” in un primo tempo in cui i rivali hanno avuto il 77% del possesso, un’enormità. Poi ha chiesto qualche lampo di imprevedibilità ed ecco l’attacco forsennato ordinato dal capitano Lamaro nei due minuti di recupero del primo tempo che ha fruttato 3 punti e il “rosso” al francese Danty. Di solito, in passato, queste iniziative “fuori dalle righe” ci costavano un’amarissima meta. Un coraggio che è piaciuto assai: nel XV di PlanetRugby, una selezione che vale un 30 e lode, del terzo terno ci sono ben tre azzurri: Lamaro, Menoncello e Capuozzo, un quinto dei titolari di una squadra distillata da sei nazionali. «Siamo solo all’inizio, una buona base su cui lavorare» ripete Quesada che domenica nel foglio partita ha infilato appena 6 giocatori di scuola non italiana su 23: un record di autarchia.