Aerei-spia russi da 350 milioni di dollari abbattuti sul Mar d'Azov: missili ucraino-americani o fuoco amico? Mistero sulle sorti del generale Oleg Pchela

Martedì 16 Gennaio 2024, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 08:41

La rivendicazione

E' stato Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina, a rivendicare a The War Zone il successo dei raid contro l'A-50 e l'Il-22M avvenuto al largo di Berdyansk, città ucraina ora in mano ai russi.

L'A-50, soprannominato "Bumblebee" (un robot transformer protagonista di un recente film Usa di successo) e Mainstay per la Nato, viene fabbricato dalla Beriev da una quarantina d'anni proprio a Taganrog, nella costa nord del Mar d'Azov. E' un aereo Awacs (Airborne Warning and Control System, sistema di allarme e controllo aereo. Si tratta di una formidabile piattaforma la cui dotazione avionica viene continuamente aggiornata. Spiccano i radar, il più grande e potente dei quali è ospitato in un radome (protezione) che sembra un fungo applicato sul "tetto" della fusoliera lunga 47 metri (l'apertira alare è di 50 metri). Con un A-50 in volo anche solo al confine con l'Ucraina si possono tenere sotto controllo cieli e territori di almeno metà della nazione attaccata da Mosca il 24 febbraio 2022. Un A-50 può guidare i cacciabombardieri o le postazioni missilistiche russe a bersagliare 300 obbiettivi a terra e 30 aerei. Un mezzo quindi non solo assai costoso, ma dall'enorme valore strategico. Per di più le sanzioni rendeno inutilizzabili, per mancanza di parti di ricambio, numerosi A-50 dei pochi in linea di volo.

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