Studentessa ha un malore e si accascia davanti ai compagni: l'ambulanza arriva dopo mezz'ora

Il caso a San Donà, in Veneto

Studentessa ha un malore e si accascia davanti ai compagni: l'ambulanza arriva dopo mezz'ora
di Fabrizio Cibin
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Sabato 15 Aprile 2023, 14:32 - Ultimo aggiornamento: 15:21

SAN DONA’ DI PIAVE - Si accascia davanti al monumento Ancillotto, subito soccorsa dai compagni di classe e da altri cittadini, ma l’ambulanza arriva dopo mezz’ora. É un episodio che ha molto indignato i cittadini, quello avvenuto ieri mattina in pieno centro a San Donà. Ha, infatti, stupito quanti erano presenti, il tardivo arrivo dell’ambulanza, anche in considerazione del fatto che il Pronto soccorso si trova a circa cinque minuti, con la ragazza rimasta stesa sull’asfalto per oltre mezz’ora per un malore. Fortunatamente la giovane sta bene ed anche le sue condizioni iniziali non destavano particolare preoccupazione, “ma cosa sarebbe successo – si chiedono i cittadini – se avesse avuto ben altre problematiche?”. Dall’Ulss 4 hanno fatto sapere che il ritardo è dovuto al fatto che le due ambulanze erano già impegnate in altri servizi.

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ALLARME TRA GLI STUDENTI Il fatto è accaduto a metà mattinata, prima delle 10, di fronte al monumento dedicato a Giannino Ancillotto, asso dell’aviazione della Prima Guerra Mondiale. In questi giorni è in corso il progetto di conoscenza della storia attraverso i simboli che la rappresentano, e a turno le classi raggiungono il luogo indicato, dove ad attenderle c’è l’assessore alla Cultura, Chiara Polita per illustrare ai ragazzi la storia riferita a quel luogo e a quel periodo storico. Così era previsto anche ieri mattina per una classe dell’istituto Alberti. Solo che, una volta arrivati sul posto una studentessa si è accasciata per un improvviso malessere.

 

Soccorsa dai compagni di classe, è poi arrivato un agente della Polizia locale.

Un cittadino l’ha fatta stendere su una improvvisata protezione, ricavata dal fondo del baule della macchina, mentre la Protezione civile ha portato una coperta termica. Dato l’allarme, l’ambulanza è arrivata dopo mezz’ora dalla chiamata. Dall’azienda sanitaria è stato spiegato che la chiamata al 118 è arrivata alle 9.54, ma in quel momento le due ambulanze a disposizione erano fuori per delle emergenze, per cui il Suem ha deciso di mobilitare quella di Jesolo. Pco dopo la partenza era però rientrata una delle due di San Donà e, per velocizzare i tempi, in piazza Indipendenza è stata mandata quella, giunta sul luogo alle 10.25.

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«Mi hanno spiegato come sono andate le cose – ha riferito il preside dell’Alberti, Vincenzo Sabellico – ed anche delle condizioni della ragazza. C’è da dire che non c’è mai stato un momento di allarmismo. La madre ci ha poi rassicurato, anche se ha preferito farle fare altri esami, per cui è stata trattenuta al Pronto soccorso. L’ambulanza? Certo, se fosse arrivata prima sarebbe stato meglio».

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