Lotta al tumore al pancreas: monumenti illuminati di viola e gare podistiche per aiutare la ricerca

Lotta al tumore al pancreas: monumenti illuminati di viola e gare podistiche per aiutare la ricerca
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Mercoledì 16 Novembre 2016, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 20:28
Lotta ai tumori al pancreas: 45 monumenti in viola per World Pancreatic Cancer Day, oltre a un concorso fotografico e a gare podistiche. Sono le iniziative per la Giornata mondiale del tumore al pancreas che si celebra il 17 novembre in tutto il mondo per attirare l’attenzione su uno dei tumori più aggressivi, con uno tra i più alti tassi di mortalità e che fa ancora molta paura.

"Nella giornata dedicata alla sensibilizzazione su questo particolare tipo di tumore - dice Francesca Mella vicepresidente Associazione Nastro Viola - vengono illuminati di viola monumenti e luoghi: quest'anno saranno centinaia, dalle cascate del Niagara a piccoli Comuni di provincia, passando per famosi monumenti. Solo in Italia saranno almeno 45. Il senso è quello di fare luce su una patologia troppo poco conosciuta e vincere, tutti insieme, il cancro al pancreas". Il mese di novembre è dedicato a promuovere la consapevolezza sull'importanza della ricerca, attraverso varie iniziative. Dalle luci alla Corsa delle città: una gara non competitiva di 5 km in programma a Villa Glori per domenica 20 novembre alle 9.30.

E sempre il viola sarà il tema del concorso fotografico web Il colore viola, in programma dal 14 al 20 novembre. Informazioni sulla pagina Facebook La foto della settimana - concorso fotografico.

Secondo gli ultimi dati dei Registri tumori italiani con oltre 13 mila nuove diagnosi ogni anno in Italia, il tumore al pancreas è una patologia molto aggressiva e solo il 7-9% è ancora in vita a cinque anni dalla diagnosi.

L’asportazione chirurgica della neoplasia resta la terapia d’elezione, ma la chirurgia pancreatica è una pratica molto difficile. “Fondamentale rivolgersi a centri di alta specialità se dobbiamo essere operati - esorta Francesco De Lorenzo, presidente Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia - Questo per evitare che i malati di cancro debbano andare presso quelle strutture dove vengono operati appena 4 o 5 pazienti in un anno. 
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