Specializzandi, la riforma sostenga la nuova generazione di medici

Specializzandi, la riforma sostenga la nuova generazione di medici
di Gianmaria Luzzi, Massimo Minerva e Antonio Cicinella
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:29

I medici specializzandi hanno deciso di scendere in piazza a Roma, a due passi dal ministero dell’Università, per sensibilizzare il mondo politico, accademico e civile sulle tante criticità di un’intera generazione di giovani medici.

E per proporre soluzioni adeguate a un tema, quello della formazione degli specialisti del domani, che coinvolge 60 milioni di italiani. La manifestazione è stata organizzata dalle tre realtà maggiormente rappresentative degli specializzandi Anaao Giovani, Als (Associazione Liberi Specializzandi) e Gmi (Giovani Medici d’Italia). Siamo pronti, in mancanza di una fattiva volontà di confronto, a organizzare proteste e organizzare giornate di assenza di tutti gli specializzandi dai reparti, dimostrando che senza di loro migliaia di reparti universitari collasserebbero. Perché noi, contrariamente a quanto stabilito dalla legge, sostituiamo integralmente il personale medico di ruolo. Noi giovani medici chiediamo: 1) di aprire una fase riformatrice che archivi l’attuale inquadramento del medico specializzando, fermo al 1999 e lontano anni luce da tutti i suoi colleghi europei; 2) di inquadrare il medico specializzando come un professionista che si forma anche e soprattutto nei cosiddetti Learning Hospital (ospedali d’insegnamento non universitari e non solo ammassati in pochi reparti universitari con rapporto giovani medici posti letto 10:1), con la certificazione delle loro competenze come avviene per i dirigenti medici e non attraverso un esame di passaggio annuo che molte volte viene utilizzato come “Spada di Damocle”; 3) di pubblicare in relazione all’attuale concorso di specializzazione, i questionari anonimi di valutazione suddivisi per singola specialità.

Su questi temi siamo pronti a incontrare il ministro Anna Maria Bernini e i funzionari ministeriali per iniziare un franco e serrato confronto a seguito dei molteplici dinieghi su tutte le nostre richieste. Chiediamo di aprire una fase riformatrice che archivi, appunto, l’attuale inquadramento del medico specializzando. Che, in termini di diritti e tutele, lo rende più simile a uno studente che a un professionista, e soprattutto di essere co-protagonisti. È intollerabile apprendere che sia stato insediato un gruppo di lavoro ministeriale per riformare tale inquadramento senza la presenza di nemmeno un giovane medico. Chiediamo l’inserimento di nostri rappresentanti in tale gruppo o l’istituzione di un tavolo parallelo da noi composto che lavori in sinergia per evitare di formulare una riforma non all’altezza delle problematiche vigenti. Non possiamo ipotizzare di veder nascere una riforma delle specializzazioni mediche senza un aumento retributivo, mai indicizzato, che attualmente ammonta a 1.300 euro mensili al netto di tasse universitarie, Enpam, Ordine dei Medici ed assicurazione obbligatoria. Con zero diritti e tutele e lavorando a fianco di gettonisti che percepiscono anche 700 euro al giorno. Ci sembra anacronistica la non abolizione delle incompatibilità per gli specializzandi. Senza tutto ciò, non si risolverà mai la carenza di specialisti in quelle branche come la medicina d’emergenza. L’aumento degli ingressi a Medicina e il maggiore finanziamento di contratti di formazione in Medicina di Emergenza-Urgenza non risolverà il problema, occorre una riforma strutturale con al centro lo specializzando. Per ciò che concerne l’attuale concorso di specializzazione, siamo scesi in piazza per pretendere la pubblicazione dei questionari anonimi di valutazione suddivisi per singola specialità: la nostra richiesta, oltre a essere una battaglia di trasparenza contro chi fa ostruzionismo per non far palesare le innumerevoli problematiche, è fondamentale per dare uno strumento oggettivo ai futuri specializzandi nella scelta della specialità a loro più consona ed evitare di avere anche quest’anno migliaia di contratti assegnati e poi abbandonati.

Anaao Giovani - Associazione Nazionale Aiuti e Assistenti Ospedalieri, Associazione Liberi Specializzandi, Giovani Medici d’Italia

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