«La cosa sorprendente osservata nello studio - spiega Beth Taylor, autrice della ricerca al New York Times -è che i benefici cariaci derivati da un serio allenamento per la maratona possono essere trasferibili ai coniugi dei corridoi che sono risultati abbastanza in salute, con buoni profili per il rischio cardiaco».
Dunque, secondo il ricercatore «se si vuole migliorare la salute del cuore, ma non piace la corsa, può sempre sposare una o un maratoneta».
Ma non è tutto. «I dati - aggiunge Taylor - ci suggeriscono che , se ci sta allenando per una maratona, o comunque si sta intensificando la preparazione per una gara di resistenza, probabilmente anche il cuore dell'atleta ha un vantaggio in benessere. Ma si deve essere consapevoli che questo tipo di allenamento non cancelelrà del tutto le abitudini poco sane accumulate in passato, o una storia familiare particolarmente accidentata. Quindi - precisa - occorre sempre monitorare eventuali sintomi come mancanza di respiro. Una sirena d'alalrme di eventuali problemi cardiaci».
La ricerca ha preso in esame 42 corridori dai 33 ai 59 anni, insieme ai loro coniugi o partner. La metà dei runner erano donne. I partner in media effettuavano meno di due sessioni di esercizio moderato a settimana. Ma dalla ricerca è emerso che erano soliti camminare frequentemente, fare giardinaggio o dedicare del tempo ad altre tipologie di attività fisica non agonistica.
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