Questo virus «farà parte della nostra vita per decenni e forse secoli». Paul Hunter, professore di protezione della salute e medicina presso l'Università dell'East Anglia, in Inghilterra, ha spiegato la sua teoria a Sky News: essere in grado di controllare la diffusione del virus a lungo termine «è improbabile. Il problema è che molte persone credono ancora che possiamo arrivare a un punto in cui non vi è alcun rischio con questo, in cui possiamo avere zero Covid», ha spiegato il medico, facendo sapere poi che con il virus bisognerà «convivere». Un po' come sostengono diversi virologi: come diventasse influenza.
Virus, improbabile arrivare a casi zero
Hunter ha poi spiegato: «Se guardi gli altri coronavirus, di cui ce ne sono quattro principali in circolazione nell'uomo, questi sono virus che ci infettano ripetutamente per tutta la vita - probabilmente ogni due, tre, quattro, cinque, sei anni - quindi a un certo punto si dovrà smettere di cercare di controllare la diffusione del virus.
Paul Hunter, professor of health protection and medicine at the University of East Anglia, told Sky News that being able to control the spread of the virus long-term was unlikely https://t.co/ADL2Pltf5j
— Sky News (@SkyNews) July 27, 2021
Nel frattempo, lunedì è stato pubblicato uno studio che ha fornito un'immagine più chiara di quanto possa essere pericolosa la variante Delta, che è stata vista per la prima volta in India. I ricercatori cinesi hanno monitorato un recente focolaio in Cina e hanno scoperto che le persone infette da Delta trasportavano nel naso 1.260 volte più virus, rispetto a quelle infette nella prima ondata della pandemia. Shane Crotty del La Jolla Institute for Immunology di San Diego, ha detto che la variante Delta sta «superando tutti gli altri virus perché si diffonde in modo molto più efficiente». Nonostante ciò, il numero di nuovi casi nel Regno Unito, dove la variante Delta è dominante, è sceso per il sesto giorno consecutivo, segno che i vaccini potrebbero svolgere un ruolo importante nell'aiutare il paese ad avvicinarsi alla normalità.
Green Pass, D’Amato: «Riaprire le discoteche, gli abusi sono rischiosi»
Ma il professor Devi Sridhar, presidente della sanità pubblica globale presso la facoltà di medicina dell'Università di Edimburgo, ha affermato che il vaccino non è stato sufficiente da solo per riportare la situazione sotto controllo. Sridhar a Sky News ha affermato: «Penso che fare affidamento sui vaccini non sia eccezionale - i vaccini non sono protettivi al 100% - le persone sono risultate positive e si sono ammalate anche dopo essere state vaccinate due volte. Ma sono un elemento fondamentale per la risposta. Per il breve termine stiamo continuando a vedere i datori di lavoro chiedere ai dipendenti di indossare mascherine negli edifici per prevenire la trasmissione, continuare a prendere le distanze, uscire - e questo è anche aiutato dal bel tempo -. Quindi penso che affidarsi solo ai vaccini sia ovviamente un problema».