Dal primo maggio molte restrizioni per contrastare la diffusione di Omicron cadranno. Addio al Green Pass e alle mascherine, tranne in alcuni posti al chiuso. I dispositivi di protezione individuale (le Ffp2) resteranno obbligatori nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali e strutture sanitarie, incluse le Rsa. Misure, però, che potrebbero comportare un innalzamento dei casi, soprattutto in autunno.
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Omicron, Bassetti: «In autunno il virus tornerà»
«In autunno Sars-Cov-2 tornerà a rialzare la testa - così all'Adnkronos Salute, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova -, come ha fatto negli ultimi due anni perché ormai è tra di noi, ma se continueremo a fare le dosi di richiamo di vaccino a chi lo vorrà, spero il più alto numero di persone possibile, è ragionevole pensare che non avremo un impatto pesante come nel 2020 e nel 2021, cioè come nelle prime tre ondate.
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Galli: «Potrebbe arrivare una variante "buona"»
«Da qui all'autunno può accadere di tutto. Può anche succedere che il virus muti ancora e salti fuori una variante con caratteristiche meno preoccupanti. Non dobbiamo pensare solo in negativo. Ma può anche succedere, al contrario, che ci siano varianti più patogene. Non lo sappiamo. E non possiamo dire che l'allentamento delle misure, previste da domani, influisca sull'autunno». L'ammorbidimentò inciderà invece sulla circolazione del virus attuale che continua ad essere importante. I casi che noi vediamo sono solo una parte. Una buona fetta oggi non viene registrata». Lo afferma all'Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano.
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La mortalità nei vaccinati «fino a 9 volte maggiore»
Il rapporto dell'Iss indica che nel periodo compreso fra il 4 marzo e il 4 aprile 2022 il tasso di mortalità standardizzato per età (relativo alla popolazione di età uguale o superiore a 5 anni) nei non vaccinati è stato pari a 36 decessi per 100.000 abitanti, ossia circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con il ciclo completo (due dosi) da meno di 120 giorni (9 decessi per 100.000 abitanti) e circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con la terza dose (booster), nei quali la mortalità è pari a 4 decessi per 100.000 abitanti.
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