Mototerapia per gli autistici: le famiglie contro la legge sul metodo «non validato dall'Istituto superiore della Sanità». Che cos'è?

L'Angsa critica la norma approvata dalla Camera: "Ci sono questioni più urgenti e i fondi già non bastano"

Mototerapia per gli autistici: le famiglie contro la legge sul metodo non validato dall'Istituto superiore della Sanità
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Venerdì 23 Febbraio 2024, 20:43 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 11:23

Mototerapia per gli autistici? Fondi pubblici da destinare «ad attività che non sono riconosciute dall'Istituto superiore di Sanità»?

Frenano gli entusiasmi del Governo le famiglie che fanno parte dell'Associazione nazionale genitori persone con autismo. L'Angsa esprime «perplessità e sconcerto» per la legge sulla mototerapia approvata dalla Camera nei giorni scorsi e che dovrà essere votata in Senato. «Non ci pare questo il bisogno più urgente per garantire ai nostri figli diritti e cure necessarie», si legge in una nota dell'associazione. «Non abbiamo bisogno di moto in corsia - sottolineano i familiari - ma che siano garantiti i Livelli essenziali di assistenza, il rispetto delle linee guida riconosciute dalla ricerca scientifica e non di leggi 'passatempo'».

«Nel testo - prosegue l'Angsa - si dice che la mototerapia dovrà essere introdotta entro 6 mesi ma a 'invarianza' di bilancio.

I soldi vanno trovati tra quelli già scarsi stanziati per la sanità. Si dovranno dunque tagliare risorse da servizi essenziali per far spazio al 'freestyle motocross therapy', modalità di cura che non ha alcuna validazione scientifica. Così si ottiene un solo risultato», avverte l'associazione: «Aumentare la confusione su cosa è prioritario e utile e cosa non lo è».

E ancora:  «Alla base di questo provvedimento di legge c'è un questionario, ossia ci sono 50 persone interrogate che hanno detto che hanno avuto un beneficio dalla mototerapia. E dopo questo questionario è stata presentata da alcuni parlamentari una proposta di legge, senza che l'Istituto superiore di sanità, che è l'unico istituto che dovrebbe dare validazione scientifica agli interventi messi in atto, abbia dato parere favorevole. Credo che questo sia un precedente alquanto preoccupante». A sostenerlo nell'Aula della Camera è il deputato di Italia Viva, Davide Faraone, che motiva così il no del suo gruppo alla proposta di legge, per promuovere la 'moto-terapia', firmata dalla Lega. Va bene se la si considera «un intervento ludico», aggiunge il deputato, ma non può essere «un'iniziativa di impronta scientifico-sanitaria».

«Ai sensi di quali principi scientifici stiamo decidendo che sottraiamo risorse? - chiede Faraone - Non abbiamo risorse per finanziare i centri di logopedia, né per finanziare la psicomotricità, né per finanziare gli interventi in ospedale per le persone con disabilità che hanno bisogni specifici. Non abbiamo risorse per tutto questo e chiediamo di trasferirle per la mototerapia, che non sappiamo minimamente che tipo di effetti può avere nei confronti dei pazienti?». «Credo che questo Parlamento stia sbagliando a trattare con superficialità temi così delicati, stia sbagliando a metterli all'ordine del giorno con questa approssimazione e con questa superficialità», dichiara. «Su questi temi - afferma Faraone - non ci sono colori politici, ma non è che se c'è un collega di partito che dice 'ho un amico che mi ha detto che la mototerapia funziona' si presenta una proposta di legge e si dice che va bene: stiamo parlando di cose delicate». «Disperdere le risorse per iniziative così è veramente un peccato, è incredibile», conclude il parlamentare.

Che cos'è la mototerapia

E' stata lanciata da Vanni Oddera, 43 anni, campione di freestyle motocross ed è basata su esperienze di moto “all'aperto e all'interno degli ospedali (moto elettriche, ndr) dedicate ai bambini, ai ragazzi e agli adulti con disabilità o con gravi patologie”. I sostenitori della "psicomotricità in motocicletta" sostengono che i pazienti, in sella insieme a piloti esperti, “sviluppano capacità fisiche, affettive, cognitive e sociali in grado di accrescere il senso di autonomia e di autosufficienza”. 

La ministra Locatelli

«Esprimo soddisfazione per l'approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di riconoscimento della Mototerapia presentata dall'onorevole Panizzut. Si tratta di un segnale importante, di cambiamento, che fa breccia nelle molte rigidità del sistema di cura». Lo afferma la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. «Sono convinta - aggiunge - che ogni persona, soprattutto i bambini con patologie complesse e degenerative, nei momenti più difficili di cura e nei percorsi di degenza ospedaliera abbiano il diritto di vivere emozioni positive, e possano affrontare anche le situazioni più drammatiche con la speranza e il sollievo che attività come la Mototerapia e altre sono in grado di offrire». «Ho spesso partecipato agli eventi di Vanni Oddera, che ringrazio per aver per primo dedicato il suo tempo e la sua passione a questa preziosa opportunità, attesa e desiderata da migliaia di persone e di famiglie in tutta Italia - conclude Locatelli -, ho visto la gioia, l'emozione, l'energia negli occhi di tanti bambini, ragazzi e delle loro famiglie e questo significa che la strada è quella giusta. La felicità è un diritto per tutti».

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