La ricerca di Giulia Vannucchi, Creistina Toni, Icro Maremmani e Giulio Perugi è stata condotta su un campione nazionale composto da 571 persone seguite in regime ambulatoriale per depressione.
«I nostri risultati - ha spiegato Perugi - hanno consentito di evidenziare non solo come la presenza di disturbi dell'umore sia associata a un incremento delr ischio di obesità, ma soprattutto che c'è un legamesprecifico tra incremento di indice di massa corporea e i disturbi dello spettro bipolare».
Lo studio ha, infatti, evidenziato che il bipolarismo è più frequenti tra gli obesi ma ha anche dimostrato che la presenza di bipolarità era corredata con il grado di obesità, visto che era molto più frequente nei pazienti largamente in sovrappeso rispetto agli altri.
Questi risultati dimostrano che «uno screening sistematico per il rilievo di sintomi ipomaniacali e di comportamento di abuso verso il cibo, specialmente in alcune fasi come l'adolescenza, potrebbe avere un effetto preventivo sull'insorgenza di alcune forme di obesità al apri di quanto si verifica per lo sviluppo di alcune forme di tossicodipendenza».
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