Un’occupazione selvaggia e illegale che è andata avanti per 18 giorni trainata da più di 100 persone - ambientalisti e appartenenti ai centri sociali - che aveva da ultimo portato i manifestanti a compiere altre illegalità come allacci abusivi in quel palazzo alle spalle dell’Appia Antica.
Per 18 giorni i manifestanti, entrati nel’edificio di via della Caffarella 13, un tempo proprietà della Regione poi passato all’Invimit (un fondo del Mef) hanno indetto assemblee ma anche feste e pure pigiama party senza che le loro rivendicazioni fossero riconducibili all’assistenza umanitaria, ad esempio, dei profughi ucraini. Una vera e propria oppugnazione dissennata contro cui anche la Prefettura aveva tuonato: “Episodi del genere non possono essere tollerati”.
La proprietà aveva sporto denuncia il giorno stesso in cui è iniziata l’occupazione - il 6 marzo scorso - ma per procedere con lo sgombero e l’intervento delle forze dell’ordine è stato necessario che l’iter giudiziario compisse il suo corso - ci sono voluti ben 18 giorni - affinché si ripristinasse la legalità.
E così questa mattina all’alba l’immobile è in fase di liberazione.
Su delega della Procura i carabinieri del Comando provinciale stanno dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo dell’immobile occupato di via della Caffarella.
Contestualmente, decisa in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto Matteo Piantedosi, è in corso l’attività di sgombero dello stabile da parte delle Forze di polizia coordinate dalla Questura di Roma. Al termine delle operazioni, l’immobile verrà riconsegnato dai Carabinieri agli aventi diritto.
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