In effetti il problema è reale. E la vita di un assessore di Roma è davvero agra: ha le stesse competenze, per vastità, di un ministro ma molti meno poteri e soprattutto stipendi di gran lunga inferiori rispetto a chi siede in un dicastero con codazzo di sottosegretari al seguito. E proprio l’altro consigliere ascoltando questo sfogo ha aggiunto un altro particolare non da poco. La vita del Campidoglio nuoce gravemente alla salute delle famiglie.
«Ragazzi, da quando governiamo Roma se ne sono già sfasciate almeno due in giunta: due assessori hanno lasciato la moglie per donne più giovani, chi una tennista e chi un’artista». Stress, super lavoro, tante responsabilità, pressioni mediatiche pazzesche, dossier complicati, tranelli. Vuoi vedere che aveva ragione chi, durante la campagna elettorale del 2016, pronunciò la fatidica frase: «C’è un complotto per farci vincere le elezioni»?
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