In Italia crescono 
le "mompreneur": 
1,2 milioni le imprese 
al femminile 
@fradelog

Fare la mamma? Un'impresa. Ma un'impresa vera, con ufficio, collaboratrici, pubblicità, clienti. Priscilla, Teresa e Francesca Lucia erano tre manager di grandi aziende, ben pagate e soddisfatte. Fin quando hanno scelto di metter su famiglia, e allora addio a scrivania e stipendio. Dopo il parto le hanno garbatamente fatte fuori, che pretesa mettere d'accordo carriera e biberon. Riprovare altrove a 40 anni? Figurati. Meglio fare della nuova vita un felice business, reinventarsi come manager di se stesse. Mompreneur, ormai la tendenza è questa, senza star lì a chiedersi se è meglio il part-time o la casa: le imprese al femminile vanno velocissime, sono ormai il 21 per cento del totale, crescono le start up al femminile. Ecco l’idea di Priscilla Galloni: una guida della città per famiglie con bambini. Così è nato il blog Family welcome che in tre anni ha raggiunto un milione e 900mila contatti. Prima la mappa della Roma amica dei bimbi (cosa fare, dove andare e che comprare) poi di Milano, Madrid e Barcellona. «Non abbiamo gli stipendi di una volta ma un lavoro sì», Priscilla, Teresa e Francesca Lucia hanno coinvolto nell'impresa altre amiche rimaste a spasso dopo il parto. Domenica saranno nel giardino di Explora per il Diy family festival, organizzato dal blog. «Do it yorself», fai da te, mettiti all’opera. In mostra tutto l’ingegno di mamme - avvocatesse, ex biologhe, ex pr - che il lavoro se lo inventano ogni giorno (cibo, design, moda, artigianato e molto altro). Con «semplicità e serenità», parola di una ceo mamma. 

maria.lombardi@ilmessaggero.it