Non tutti i gatti hanno (sempre) sette vite

di Raffaella Troili
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Mercoledì 2 Novembre 2016, 00:05
Cosa fai nella vita? Venero gatti
@Fabience988

Ilaria lo sa, ancor più in questo momento. «Ci sono altre priorità, sono solo animali». Ma chi ha un animale in casa lo sa, finché non l’hai trovato, vivo o morto, pace non ne hai. Quando la notte del 24, stavolta di settembre, a Roma è crollata parte della palazzina di via della Farnesina 5 a Ponte Milvio, è scappata assieme al suo compagno in fretta e come tutti, abitava all’ultimo piano, più tardi è riuscita a mettere in salvo due dei suoi sei gatti e il cane, poi in via della Farnesina tutto si è fermato. Ha chiesto aiuto ai volontari, a chi salva animali, per riuscire a trovare gli altri quattro gatti, i vigili del fuoco all’inizio si sono prestati a posizionare trappole e gabbie ma poi anche loro hanno mollato. «E’ iniziato uno stillicidio, l’autoscala per posizionare le gabbie non sempre c’è, inoltre non tutti sono sensibili al problema. I suoi gatti risultano dispersi, nessuno controlla le gabbie, l’autoscala posizionata tra le macerie era pericolosa, alcuni vigili sono molti disponibili, altri…». Ilaria è convinta che i suoi gatti siano ancora dentro, nessuno nella città che corre e trema ha tempo per ascoltare il suo piccolo grande dramma. «Ho paura che siano ancora in casa, morti, a nessuno mi dà veramente retta, né mi dà l’opportunità di cambiare le esche. L’autoscala non c’è mai. Io sto per strada aspettando la demolizione, spero così di liberarli. E’ passato troppo tempo, non li vedo più». Si chiamavano Martino, Dondolo, Grigina e Pippi. Anche loro tra le macerie. Ne hanno 7 di vite, ma non esageriamo.

raffaella.troili@ilmessaggero.it
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