Babbo Natale è una stella con le ciabatte

di Raffaella Troili
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- Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 00:05
Come l’anno scorso chiedo solo un #lavoro a #babbonatale, poi i regali me li compro da sola…
@paolaedesideri


Doveva accadere è accaduto, quello lì in classe ha detto che Babbo Natale non esiste, qualcuno è scoppiato a piangere, qualcuno ha litigato, altri non hanno fatto una piega. Anni di travestimenti, sotterfugi, regali nascosti in cantina e sotto il letto, finiti così, stanati da questo sole che non fa sconti a nessuno. Era nell’aria: le letterine sempre più in ritardo, le domande sempre più insistenti, e quegli occhi dubbiosi ma clementi di bimbo che vogliono credere e si accontentano dei tuoi inverosimili racconti, che chiudono un occhio se la scarpa di Babbo somiglia alla ciabatta di nonno. Ma come fa Babbo Natale a portare i regali in tempo a tutti? A costruirli, a non sbagliarsi, e quanti soldi ha? Già, quanti soldi ha. I regali hi-tech sono sempre più costosi e sofisticati che forse nemmeno lui, il “vecchio”, sa maneggiarli, eppure ogni anno ci proviamo fino all’ultimo a credere a questa storia, male non fa, ci ripeteremo, perché l’essenziale è invisibile agli occhi e pure perché ci sarà sempre speriamo qualcosa che ci sfugge ora che tutto sembra obbligatoriamente decodificabile. A un certo punto, quasi stremati dalle balle, i genitori ci diranno che Babbo Natale è dentro di noi, è una luce, una speranza, una stella. E che non bisogna mai smettere di credere, specie a un vecchio dalla risata affettuosa, che sa di zucchero, calore e cieli stellati. Che conta su di noi, e si accontenta di promesse ed elenchi, perché alla fine chi ci crede, non ha mica il coraggio di vederlo davvero. Si fida, è questa la magia. 
raffaella.troili@ilmessaggero.it
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