Un 22enne originario del Ghana è stato trovato morto questa mattina nel centro per migranti di Ponte Galeria, in via Cesare Chiodi a Roma. A confermare il suicidio, per impiccagione, sono stati diversi parlamentari di centrosinistra che sono in contatto con le associazioni che operano nel circuito dell'accoglienza dei migranti e del controllo delle strutture detentive.
Chi si è tolto la vita
La polizia ha fatto sapere di essere intervenuta sul posto e di aver ritenuto, da una prima analisi, che si potesse trattare di un suicidio intorno alle 14 di oggi.
La protesta
Quanto accaduto ha fatto scattare disordini nel Centro di permanenza per il rimpatrio. Alcuni ospiti hanno tentato di sfondare una porta in ferro, lanciato sassi contro il personale e tentato di incendiare un'auto. Sul posto la polizia che ha dovuto lanciare lacrimogeni per placare la protesta. Durante i disordini alcuni ospiti hanno scagliato pietre contro il personale e tentato di incendiare un'auto. Ora la situazione è tornata alla normalità.
Il caos
Per riportare la situazione alla normalità le forze dell'ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni durante i disordini esplosi nel Cpr di Ponte Galeria a Roma dove un ragazzo di 22 anni, ospite della struttura, si è suicidato. Alcuni ospiti hanno abbattuto due grate, cercando di sfondare una porta di ferro e di incendiare un'auto posta all'esterno. A quel punto è iniziato un lancio di pietre contro il personale dipendente con gli ospiti che stavano per uscire dalla struttura e così sono stati lanciati alcuni lacrimogeni.
I feriti
Due carabinieri e un militare dell'Esercito sono rimasti feriti nei disordini al Cpr di Ponte Galeria a Roma. I carabinieri sono stati medicati sul posto mentre il militare dell'esercito è stato trasportato in ospedale in codice giallo. Secondo quanto si apprende, sono stati circa sessanta gli ospiti della struttura ad aver partecipato alle proteste scoppiate dopo il suicidio di un ragazzo di 22 anni originario della Guinea.