Prenotazioni Pfizer Roma, recuperate 100.000 dosi: così si riparte (con il richiamo a 35 giorni)

Prenotazioni Pfizer Roma, recuperate 100.000 dosi: così si riparte (con il richiamo a 35 giorni)
di Alessia Marani
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Martedì 11 Maggio 2021, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 18:22

L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno per chi già contava di chiudere il capitolo vaccinazione nell’arco di un mese con Pfizer. Ieri, infatti, l’unità di crisi regionale anti-Covid ha fatto sapere che «a partire dal lunedì 17 maggio saranno estesi i richiami del vaccino Pfizer a 5 settimane, ossia 35 giorni».

In pratica chi, dal 17 maggio, aveva già l’appuntamento per la seconda dose dell’antidoto statunitense, si vedrà slittare l’iniezione di due settimane, sempre nello stesso luogo e nello stesso orario.

La mossa consentirà di recuperare nell’immediato centomila slot di Pfizer a cui potranno, dunque, prenotarsi anche le classi di età per cui si stanno aprendo le finestre in questo periodo, anche se bisognerà attendere ancora qualche giorno per la consegna. 

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LE DONNE
Lunedì, del resto, a poche ore dal via alle prenotazioni per i 54-55enni la Regione aveva dichiarato esaurito Pfizer nel mese di maggio, a fronte invece di altri centomila slot disponibili per Astrazeneca e Johnson & Johnson nei confronti dei quali, dopo le decisioni altalenanti sulle raccomandazioni e sospensioni, però c’è diffidenza, specialmente dalle donne che temono eventi tromboembolici legati a un’età più giovane e alla eventuale assunzione delle pillola anticoncezionale.

 

«In linea generale - afferma Pier Luigi Bartoletti, presidente della Fimmg Roma, Federazione italiana dei medici di medicina generale - occorre fare sempre una attenta analisi del rapporto tra rischi e benefici anche in rapporto all’età. Quando questi ultimi sono superiori non c’è dubbio che è meglio vaccinarsi. C’è molta diffidenza verso AstraZeneca e, naturalmente, chi può scegliere altro valuta l’opzione. Quando dico ai miei pazienti che c’è Astrazeneca, mi guardano male. Ma è anche vero che in Inghilterra Az è stato usato su milioni di persone in maniera efficace e senza problemi, per cui alla fine si convincono». 

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CENTRALINO IN TILT
La platea degli interessati dallo slittamento di Pfizer verrà avvisata in anticipo via Sms. A molti è già comparsa in automatico la “disdetta” sul portale delle prenotazioni, fatto che ha indotto moltissime persone ieri a intasare i centralini della Regione. In una campagna vaccinale in cui ci si era abituati a procedere con una precisione quasi sorprendente, l’annuncio ha generato qualche perplessità. I più preoccupati sono i fragili, quelle categorie maggiormente debilitate ed esposte che, finalmente, erano riuscite ad avere la prima dose e che ora hanno paura di allungare i tempi dell’immunizzazione, essenziale per metterli al riparo dal virus che, in presenza di determinate patologiche potrebbe avere conseguenze nefaste. Ieri l’unità di crisi dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, ha tenuto a precisare che lo slittamento è avvenuto «recependo le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) e della Struttura Commissariale» determinando così «un aumento della copertura della popolazione»

Ma lo slittamento, fanno sapere dalla Regione, avverrà al netto di eventuali valutazioni mediche specifiche e peculiari: qualora ci siano malati particolarmente a rischio e debilitati, allora di procederà in tempi più brevi. 

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LE GIACENZE DI AZ
Questo tenuto conto delle indicazioni dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco che danno l’immunizzazione completa da Pfizer dopo una settimana dalla seconda dose (quella di Moderna a 14 giorni dalla seconda dose, mentre più immediata sarebbe l’efficacia dei più “snobbati” Johnson&Jonhson - 14 giorni dopo l’unica dose - e di Astrazeneca - a 14 giorni dalla seconda dose ma con la protezione che inizia già 21 giorni dopo la prima). Per Astrazeneca la Regione proporrà degli open day nei maggiori hub vaccinali, ci sono 220mila dosi da smaltire del vaccino nei frigoriferi regionali, solo la metà calendarizzate. Nessuna modifica, al momento, riguarderà invece tutti gli altri vaccini. A titolo esemplificativo chi doveva fare il richiamo di Pfizer il 17 maggio lo farà sempre nello stesso luogo e alla stessa ora il 31 di maggio e così a seguire.
A ieri, nel Lazio, è stata superata la quota delle 2 milioni e 350 mila somministrazioni e sono oltre 765 mila le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. «Su oltre 11mila tamponi e 4mila antigenici – ha detto D’Amato - abbiamo registrato 680 casi positivi (-108), 17 i decessi (+7) e +1.463 i guariti. Diminuiscono i casi, mentre aumentano i decessi, i ricoveri e le terapie intensive.
 

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