Gli agenti avevano raccolto già una prima querela, sporta tre anni fa, dove la donna raccontava tutti i maltrattamenti che era costretta a subire da parte del compagno, fin dall’inizio della loro convivenza. A quel primo atto ne sono seguiti altri anche da parte dei suoi parenti che avevano subito pedinamenti e ricevuto insulti, minacce anche di morte, e aggressioni. Il padre della vittima era stato picchiato e aveva riportato ferite con una prognosi di 15 giorni. La poveretta, invece, era stata picchiata anche durante la gravidanza. In quel caso ricevette un pugno al viso talmente forte da costringerla a ricorrere alle cure dell’ospedale.
La donna, durante questi ultimi tre anni, è stata anche trasferita, insieme ai due figli, in una struttura protetta e presa in carico dal servizio sociale del Comune. Alla coppia sono stati proposti, dal tribunale per i minorenni di Roma, colloqui in un Centro per la Famiglia così da valutare le capacità genitoriali dell’uomo. Ma proprio nel corso di un incontro con i suoi due bambini, alla presenza delle educatrici del centro, lui ha dato su tutte le furie aggredendo la compagna, strattonandola e sbattendola violentemente contro il muro. E tutto davanti ai due bambini. Le violenze sono proseguite per diverso tempo ma la donna, per paura di conseguenze peggiori tanto per lei quanto per i figli, e spaventata per eventuali decisioni in merito all’affidamento che avrebbe potuto prendere il tribunale per i minorenni, aveva subito in silenzio. L’ennesima aggressione a calci e pugni da parte del compagno, però, l’ha spinta a presentare un’altra denuncia.
Gli agenti, coordinati dal pool antiviolenza della procura di Tivoli, hanno raccolto prove e riscontri tali da far emettere dal Tribunale la misura cautelare in carcere per l’uomo che dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti e lesioni personali gravi.
Negli ultimi 20 giorni i poliziotti del commissariato tiburtino e la procura di Tivoli hanno arrestato altri due uomini violenti con alle spalle storie di violenze, perpetrate per anni, ai danni di moglie e compagne.
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