Roma, lavori nelle scuole pagati e mai fatti: dirigenti comunali sotto accusa

Roma, lavori nelle scuole pagati e mai fatti: dirigenti comunali sotto accusa
di Giuseppe Scarpa
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Martedì 13 Agosto 2019, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 11:39
Giardini come giungle nelle scuole del VI municipio, periferia a est della Capitale. Eppure le società che avevano vinto gli appalti per la manutenzione del verde i soldi li avevano incassati ugualmente. Dal X Dipartimento tutela ambientale, infatti, si producevano carte false per attestare la regolarità dei lavori e sbloccare così i pagamenti. Alunni e insegnanti, invece, per cinque anni hanno vissuto nel più completo degrado.

L'INDAGINE
L'inchiesta del tributario della guardia di finanza ha disvelato il sistema. Adesso c'è una maxi inchiesta in procura, il pubblico ministero è Carlo Villani, che vede coinvolte sei persone tra funzionari e dipendenti del X Dipartimento. Sono tutti indagati per falsità commessa da pubblico ufficiale e falsità materiale. C'è poi l'accusa, in capo ai vertici di Roma Multiservizi e della Ipomagi srl, di inadempimento di contratti in pubbliche forniture.
L'inchiesta era nata dalla denuncia di un comitato di genitori. Gli investigatori avevano passato così al setaccio i lavori compiuti dalle due società. Per gli inquirenti la manutenzione delle aree verdi nei plessi scolastici era nulla. I genitori degli studenti che si lamentavano, con continue segnalazioni, avevano perciò ragione. Il punto, però, era perfino più grave. Gli inquirenti avevano scoperto infatti che il Campidoglio aveva regolarmente bandito una serie di gare. Gli appalti erano stati assegnati a Roma Multiservizi dal 2012 fino al 31 gennaio 2015 e da Ipomagi dal 2014 fino al 3 aprile del 2016. Centinaia di migliaia di euro erano stati incassati dalle due società a fronte di servizi di giardinaggio, sempre per gli investigatori, praticamente nulli: «Appalti per il servizio di pulizia e manutenzione delle aree verdi delle scuole materne statali, primarie e secondarie di primo grado di competenza del comune di Roma», così recitava il bando comunale aggiudicato, in tempi diversi, e con risultati molto simili, da parte delle aziende.
Un mistero che i militari della guardia di finanza avevano scoperto subito. Dal X Municipio chi doveva vigilare faceva finta di niente. Anzi, truccava le carte per attestare che i lavori in realtà erano stati compiuti. Uno smacco per le esauste casse del Campidoglio, un regalo a favore di Roma Multiservizi e Ipomagi, che realizzavano i lavori in modo superficiale e un danno per alunni e professori alle prese con cortili e giardini simili a giungle per quasi cinque anni, dal 2012 al 2016. Per questo motivo, i genitori, si erano riuniti in comitati denunciando alle forze dell'ordine lo stato pessimo in cui versavano i cortili dei plessi scolastici.

ATTI FALSI
Per esempio, da maggio a novembre del 2012, i dipendenti del X Dipartimento avevano prodotto sette falsi stati di avanzamento lavori. Venivano dati come eseguiti gli interventi di giardinaggio nelle scuole del VI Municipio. Contemporaneamente, però, i dirigenti scolastici inviavano segnalazioni in Campidoglio: «Richiesta di intervento per i giardini impraticabili a causa dell'erba alta». Nonostante il braccio di ferro con i presidi, i dipendenti capitolini, dopo l'ok all'avanzamento dello stato dei lavori, avevano firmato persino il verbale di fine opera. Nel documento veniva lodata l'efficienza di Roma Multiservizi «i lavori effettuati corrispondono quantitativamente e qualitativamente a quanto previsto dalla commessa». Un capitolato impegnativo per l'azienda che prevedeva, nelle varie strutture, 40 interventi con frequenza settimanale, tappetti erbosi con un altezza massima di 10 centimetri e la raccolta di residui vegetali e fogliami.
Un copione molto simile era successivamente andato in scena tra il 2014 e il 2016. Questa volta però a beneficiare del trattamento di favore dei sei dipendenti capitolini era stata un'altra società, l'Ipomagi.
 
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