Roma, fondi pubblici dirottati a persone e società compiacenti: scoperto raggiro da mezzo milione

Roma, fondi pubblici dirottati a persone e società compiacenti: scoperto raggiro da mezzo milione
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Lunedì 28 Settembre 2020, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 15:41

Finanziamenti pubblici, regionali ed europei, dirottati a persone, società e associazioni compiacenti, ma diverse da quelle a cui i fondi erano stati assegnati in origine. In totale il raggiro scoperto dal nucleo speciale di polizia Valutaria della guardia di finanza aveva fruttato circa 500mila euro. Stanno proseguendo, in tal senso, i sequestri - diretti e per equivalente - degli investigatori nei confronti di un gruppo criminale accusato di peculato, appropriazione indebita e autoriciclaggio, dietro autorizzazione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma

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A tenere le redini, il presidente di una società della Capitale, che opera nel settore della concessione del microcredito e regolarmente iscritta all'albo speciale da Tub. Questo con lo scopo di nascondere l'attività illecita al Cda dell'azienda aveva contraffatto gli estratti dei conti correnti, eliminando i bonifici illeciti. Le indagini successive hanno consentito di verificare come le somme ricevute dai beneficiari, venissero poi girate simulando rapporti commerciali inesistenti, ad altre società riconducibili al presidente. 

Il giudice ha disposto, quindi, nei confronti dello stesso presidente la custodia cautelare in carcere, mentre nei confronti di tre complici i domiciliari. Altre quattro persone non potranno esercitare attività d'impresa per 12 mesi. Sequestrati 500mila euro, ritenuti profitti del peclulato e altri 430mila euro nei confronti di società destinatarie dei finanziamenti, come conseguenza della responsabilità amministrativa dipendente dal reato. 

 

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