Roma-Lido, è incubo: circolano solo 4 treni. Chiuse 5 fermate

Da lunedì il servizio attivo solo fra Magliana e Lido Centro: saranno soppresse anche Porta San Paolo e Basilica San Paolo

Incubo Roma-Lido, circolano solo 4 treni: chiuse 5 fermate
di Moira Di Mario e Fabio Rossi
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Sabato 6 Novembre 2021, 01:00

Un treno quasi ogni ora. È la cadenza con cui devono fare i conti i pendolari della Roma-Lido, a causa della flotta di treni disponibili per la ex ferrovia concessa, ormai ridotta al lumicino. Un incubo, per un servizio di trasporto pubblico che, a pieno regime, viene utilizzato quotidianamente da circa 55 mila passeggeri. L’ultimo colpo è arrivato dalla decisione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), che ha chiesto di ritirare dalla circolazione quattro convogli MA200, acquistati per il Giubileo del 2000.

LA SITUAZIONE

Dal 13 settembre i treni diretti verso il litorale fanno capolinea nella stazione Lido di Ostia centro, saltando le ultime tre fermate: Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. E da lunedì, in direzione centro, si fermeranno a Eur Magliana, escludendo Basilica San Paolo e Porta San Paolo: le stazioni fuori servizio, quindi, diventeranno cinque. Ma il rischio è che, in assenza di rinforzi, la situazione possa ulteriormente peggiorare nelle prossime settimane. Servono interventi urgenti, a partire dalle nuove vetture da acquistare e mettere sui binari: l’impegno della Regione (proprietaria della linea) prevede, entro il 2023, treni ogni 6 minuti, con l’obiettivo di trasformare la Roma-Lido in una metropolitana.

I DISAGI 

Esasperati dai tempi di attesa, dagli assembramenti sulle banchine e nei convogli, i viaggiatori sono arrabbiati, ma anche rassegnati ai continui tagli del servizio. «Questa mattina ad Acilia, primo treno per Ostia alle 5,36 e il secondo alle 6,12», annunciava Maurizio ieri. Peccato che il secondo convoglio non sia mai passato. È diventato un «fantasma - chiarisce Fabrizio – si passa direttamente a quello delle 6,27».

Un’attesa di quasi un’ora che sta diventando la regola. L’Atac aveva garantito che con la limitazione della tratta, i tempi non avrebbero superato la mezz’ora. Invece ieri mattina è stato il caos: corse saltate e viaggiatori sull’orlo di una crisi di nervi.

«È sempre peggio – dice Annarita, che abita a ridosso dell’ospedale Grassi e lavora a Piramide – impiegherò una vita per arrivare in ufficio. A questo punto credo sia arrivato il momento di chiedere ad Atac il taglio del 50 per cento sugli abbonamenti. Noi abbiamo pagato tariffa piena per una tratta che avrebbe dovuto coprire l’intera linea. Invece ci troviamo con tre stazioni in meno a Ostia e ora anche con il servizio mozzato a Roma. Io, per esempio, prendevo il treno a Stella Polare che è chiusa e da settembre devo raggiungere Lido Centro in macchina. A questo punto tanto vale arrivare a Roma in automobile, almeno non rischio di ammalarmi di Covid».

LA SICUREZZA 

Con meno treni a disposizione i passeggeri viaggiano come sardine, accalcati e vicinissimi, in barba alle norme anti contagio. «Ormai è saltato tutto – aggiunge Vincenzo – le distanze di sicurezza sono un miraggio sia sui convogli che sulle banchine, non abbiamo informazioni in tempo reale perché molti monitor sono guasti oppure addirittura spenti. Gli unici, pochissimi e brevissimi aggiornamenti Atac li fornisce attraverso i canali social. Siamo ormai alla frutta e non mi meraviglierei se l’azienda, dall’oggi al domani, decidesse di interrompere completamente il servizio». Tra i viaggiatori c’è anche chi, come Simona offre soluzioni alternative. Per esempio il potenziamento della linea S15 dopo le 19 e anche oltre Acilia.
 

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