Roma, al mare da metà giugno e con il posto prenotato: «Ma mancano i bagnini»

Un tratto di spiaggia di Ostia chiuso per emergenza Covid
di Mirko Polisano
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Martedì 28 Aprile 2020, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 11:08

Le spiagge di Ostia restano chiuse e slitta la stagione balneare alla seconda metà di giugno. E per il Campidoglio sarà anche una corsa contro il tempo alla ricerca dei bagnini di salvataggio da impiegare sugli arenili liberi. L'estate è ancora un'incognita per il Comune di Roma che ora sta valutando l'ipotesi di far ripartire il settore del mare non prima del 16 giugno. Fino a quella data l'ordinanza della sindaca Raggi che dall'inizio dell'emergenza vieta l'accesso sulle spiagge del Lido sarà in vigore a suon di proroghe. Difficile pensare di poter posticipare l'avvio della stagione e nel frattempo aprire le spiagge che, complice il bel tempo, sarebbero situazioni ideali per assembramenti e ritrovi all'aperto.

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Da specificare che con gli arenili inaccessibili sono proibiti i bagni in mare, anche se in solitudine e anche se si abita a pochi metri dalla spiaggia. Se è vero che il Dpcm prevede che chi abita in zone di mare può tranquillamente fare il bagno purché «individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona», è altrettanto vero che con le spiagge chiuse è impossibile raggiungere la riva. «Non abbiamo ancora nessuna indicazione in merito - sottolinea Andrea Defonte, presidente del comitato balneari di Ostia - anche se i gestori degli impianti sono pronti ad affrontare questa stagione purtroppo già compromessa». «Siamo partiti con i lavori di manutenzione perché vogliamo aprire - sottolinea Franco Petrini, del sindacato italiano balneari - sappiamo che il Campidoglio vorrebbe dare il via alla stagione il 16 giugno per noi l'importante è iniziare».
Anche i gestori dei chioschi di Castel Porziano e Capocotta si sono dichiarati pronti ad affrontare l'estate 2020 in tempi di pandemia: «Le nostre spiagge - aggiunge Claudio Presutti del consorzio di Capocotta - sono vaste e ampie in modo da poter far rispettare il distanziamento sociale. Siamo pronti con App e turnazioni». Chi è in affanno, come già accaduto negli ultimi anni, è il X Municipio e il Campidoglio. L'emergenza sanitaria ha complicato ancora di più una situazione già di per sé critica, quella relativa ai bagnini e ai servizi sulle spiagge libere di Ponente. Per questo tra le opzioni di exit strategy del Campidoglio c'è quella di poter affidare la pulizia degli arenili liberi ai vicini stabilimenti privati, oltre che di posticipare tutto al 16 giugno. Assembramenti da scongiurare sulle spiagge, dunque, ma anche lungo le sponde del fiume.
Le banchine del Tevere, già nei giorni scorsi, hanno registrato la presenza di persone che passeggiavano accanto al Tevere. Banchine e ponti che restano monitorati dalla polizia locale di Roma Capitale che più volte è intervenuta per invitare la gente a far rientro nelle proprie abitazioni. Contro gli assembramenti fiumaroli è stata la stessa Raggi a inviare alcune pattuglie dei vigili. Per l'assalto a Ostia, invece, si dovrà aspettare ancora qualche mese.

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