Rifiuti, scuole aperte; ma parte l'inchiesta del Garante dei minori

Rifiuti, scuole aperte; ma parte l'inchiesta del Garante dei minori
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 7 Gennaio 2019, 08:06
La campanella stamattina può trillare come da copione. La corsa dell'Ama a levare i sacchetti davanti alle scuole un attimo prima del gong, cioè la fine delle vacanze di Natale, ha sortito l'effetto sperato: ieri sera l'ingresso di quasi tutti gli istituti della Capitale si presentava sgombro dalla spazzatura che, 48 ore prima, aveva fatto insorgere l'Associazione nazionale Presidi, con la minaccia di tener chiuse le aule per «rischi sanitari». Ma la crisi nerissima dell'immondizia romana è tutt'altro che rientrata. Il pattume continua a minacciare le immediate vicinanze degli istituti; i marciapiedi davanti ai portoni, dopo lo sforzo di queste ultime ore, sono stati passati con la ramazza dagli spazzini e si presentano puliti, ma i cassonetti restano ancora stracolmi di spazzatura.
Insomma, l'allerta rimane alta, tanto che dall'AssoPresidi promettono di continuare a tenere d'occhio la situazione. «Vigileremo nelle prossime settimane, non basta un'operazione spot dopo il nostro ultimatum; l'intervento dell'Ama per tenere pulite le strade davanti agli istituti deve essere assicurato sempre».

Rifiuti, oggi scuole aperte a Roma. I presidi: «Ama ha ripulito ma vigiliamo»
 
 


IL MONITORAGGIO
Anche il Garante dei minori ha deciso di avviare un monitoraggio sulla situazione delle scuole di Roma. «Vogliamo verificare che in tutti gli istituti della Capitale siano assicurate le condizioni minime di igiene, solo così gli alunni potranno godere in piena tranquillità del diritto allo studio», spiega Jacopo Marzetti, capo dell'Aurhority regionale per l'Infanzia. «Mi sono già attivato per conoscere lo sviluppo della situazione, l'obiettivo è tutelare i minori, perché possano vivere nel pieno rispetto dell'ambiente e senza rischi per la salute, come prevede la Costituzione». Il Garante, che era già intervenuto dopo il rogo del Tmb del Salario, dice di «confidare che il Campidoglio possa riuscire a garantire questi diritti. In ogni caso, già dai prossimi giorni, tutte le famiglie potranno rivolgersi a questa Autorità per segnalare criticità e problemi. Noi ci siamo».

I dirigenti scolastici, si diceva, restano guardinghi. Il capo della sezione del Lazio dell'Associazione nazionale Presidi, Mario Rusconi, ieri faceva sapere di avere «apprezzato l'insolito attivismo di Ama in questi due giorni. Evidentemente grazie anche al nostro appello, si è attivata per ripulire le zone intorno ai plessi scolastici in vista della riapertura, ma noi continueremo a vigilare affinché le condizioni incivili e deturpanti della città non si ripetano». Messaggio chiaro: «Se ciò dovesse malauguratamente accadere, ci rivolgeremo alle Asl, al ministero della Salute e se necessario all'autorità giudiziaria», avverte Rusconi, che venerdì, come anticipato dal Messaggero, aveva inviato una lettera alla sindaca Virginia Raggi ventilando la possibilità che alcune scuole restassero chiuse a causa dei rifiuti davanti agli ingressi.
Anche la Regione si è mossa per venire incontro alle richieste dei presidi. Le Asl sono state allertate ieri sera, ha fatto sapere l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato: «Non staremo fermi ha detto verranno verificati tutti i luoghi interessati». Le Asl di Roma, «sono state sensibilizzate a verificare il rispetto delle condizioni di salubrità nei pressi di ospedali e scuole. Verrà segnalata ogni tipo di anomalia che possa arrecare pregiudizio alla salubrità nei pressi degli istituti scolatici».
 
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