Poco dopo, verso le 19, il giovane è entrato armato di mannaia, ma questa volta a volto scoperto - non avendo più la maschera - in una parafarmacia di via Ugo Ojetti, e si è fatto consegnare dalla dipendente 600 euro e il suo telefono cellulare.
Il giovane nel fuggire a piedi, stavolta ha lasciato a terra la mannaia, recuperata anche questa poco dopo dai militari. Grazie ai fotogrammi estrapolati dalle telecamere di video sorveglianza e accurate indagini tecniche, i militari lo hanno rintracciato, ieri pomeriggio, all'interno della comunità di recupero, dove il giovane era collocato. È stata la direttrice a riconoscere il giovane dalle foto mostrate dai militari. Dalle perquisizioni, personali e della stanza abitata dal ragazzo, sono stati trovati il cellulare dell'impiegata della parafarmacia e nell'armadio i vari capi d'abbigliamento compatibili con quelli utilizzati per compiere le rapine. Il denaro non è stato trovato perché il giovane ha riferito di averlo speso per giocare alle slot machine, per l'acquisto di droghe e al centro commerciale. Dopo l'arresto, il 16enne è stato portato al centro di prima accoglienza per minorenni di Roma, Virginia Agnelli, su disposizione dell'autorità giudiziaria. Il cellulare è stato riconsegnato alla proprietaria.
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