Roma, la maturità a ostacoli, partenza tra i rifiuti: sacchi davanti alle scuole

Roma, la maturità a ostacoli, partenza tra i rifiuti: sacchi davanti alle scuole
di Camilla Mozzetti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Giugno 2019, 11:03

Accatastati ai bordi dei cassonetti a formare montagne che si tengono su in un equilibrio solidissimo e spaventoso. Decine e decine di sacchetti dell’immondizia non raccolti abbracciano l’ingresso del liceo Senaca in via Albergotti. Inquietante lo scenario che si scopre, poi, a cento metri dall’ingresso di un altro istituto superiore, lo Scientifico Avogadro, dove i rifiuti non vengono raccolti da giorni. Una svista da parte dell’Ama che non ha pulito di fronte a due scuole chiamate ad ospitare oggi una parte dei circa 36 mila maturandi? Macché. L’elenco di situazioni analoghe si scopre di fronte a molti altri istituti. Non sarà soltanto la Maturità delle nuove prove ma anche quella in cui a Roma gli studenti varcheranno le scuole per sostenere l’esame di Stato in mezzo all’immondizia. Un caso che nessuno avrebbe voluto raccontare ma che pure esiste e sottolinea ancora una volta le difficoltà della Capitale. Faticoso tenere il conto delle situazioni critiche: tantissimi gli istituti superiori che questa mattina accoglieranno migliaia di ragazzi nella prima prova della Maturità circondati da uno scenario puzzolente e insalubre. A lanciare l’allarme è stata l’Associazione nazionale presidi: «Attenzione a scandire l’esame sarà il tanfo dell’immondizia». Basta farsi un giro per le scuole superiori di Roma – tanto del Centro quanto delle periferie – per accorgersi che l’allarme non è esagerato. 
 


 
Davanti al liceo Classico Aristofane in via delle Isole Curzolane c’è persino un frigorifero abbandonato che questa mattina darà il benvenuto ai maturandi e ai professori, mentre al Tecnico Bottardi di via Filiberto Petiti ecco lì che spunta la vasca da bagno e decine di sedie di plastica insieme a cumuli di sacchetti. «Abbiamo mandato più di un sollecito – spiega la collaboratrice dell’istituto Tecnico e liceo Scientifico Giovanni XXIII a Tor Sapienza – chiedendo all’Ama di pulire la strada, per i nostri rifiuti interni abbiano dovuto provvedere da soli». Chi volesse entrare a scuola percorrendo il marciapiede è pregato di scegliere un altro percorso dal momento che il transito è bloccato dall’immondizia. Triste scenario tutto romano nell’anno in cui da viale Trastevere, per paradosso, si invitano gli studenti a mantenere anche un preciso decoro nell’abbigliamento durante le prove. Ancora: se i casi finora portati ad esempio non fossero sufficienti, ecco che è possibile farne altri. Rifiuti abbandonati anche di fronte al liceo Albertelli di via Manin (pieno Centro) e cassonetti pieni tanto di fronte all’Alberghiero Vespucci sulla Tiburtina quanto allo Scientifico Newton di viale Manzoni. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi, usa l’ironia per commentare una situazione che non trova uguali in altre città: «È probabile che durante la prova scritta di Italiano e soprattutto durante i colloqui ai candidati siano rivolte delle domande sull’ambiente e sulla sicurezza sanitaria e certo i candidati saranno pronti a rispondere facendo affermazioni relative all’importanza di un ambiente salubre e pulito.
Purtroppo molti di loro saranno quasi immediatamente smentiti dallo spettacolo indecoroso che si presenta di fronte agli ingressi di molte scuole e in molti casi persino all’interno del circuito scolastico». Inascoltati gli appelli lanciati all’Ama, al Campidoglio e alla Città metropolitana già dallo scorso inverno quando si rischiò una vera emergenza sanitaria perché le scuole alla riapertura dopo le vacanze di Natale erano circondate dai rifiuti. «Non trascuriamo neanche il messaggio culturale e pedagogico negativo di fronte a un’incuria non più sopportabile – conclude Rusconi – che dimostra ancora una volta la discrasia che esiste tra le affermazioni reali e i pensieri delle amministrazioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA