Ultrà laziale arrestato, a Corso Francia uno striscione di solidarietà con la sigla Acab

Ultrà laziale arrestato, a Corso Francia uno striscione di solidarietà con la sigla Acab
di Marco Pasqua
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Giovedì 5 Dicembre 2019, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 13:30
Quando si è diffusa, nella giornata di ieri, la notizia dell'arresto dell'ultrà laziale Riccardo Rinaldi, ovvero "Il Gigante", sui social dei tifosi e degli amici sono iniziate ad apparire manifestazioni di solidarietà, accompagnate da slogan contro la polizia. Tra i tanti a manifestare vicinanza al protagonista dell'aggressione al carabiniere per le strade di Trastevere, dopo la partita Lazio-Eintracht, c'è anche Luca Ciano, detto il Bandierina ed esponente di Lotta Studentesca, indagato (con altri 7 Irriducibili) per aver violato il Daspo: "Gig Libero", ha scritto su Instagram, pubblicando una foto che lo ritrae con Rinaldi. Non solo: la scorsa notte, a Corso Francia, è stato anche affisso uno striscione: «Siamo giganti in petto a voi», con la firma Acab (All cops are bastards) Lazio. 



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Da sinistra, Il Gigante e Luca Ciano

Gli altri 7 Irriducibili indagati per violazione del Daspo, sono lo speaker radiofonico Riccardo Rastelli, Luca Ciano e il 48enne Franco Franchino Costantino, entrambi già indagati in passato per l'affissione in Curva Sud degli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma durante Lazio - Cagliari dell'ottobre 2017. Nell'elenco dei tifosi che non hanno rispettato i Daspo figurano anche Leopoldo Capobianchi, Simone De Castro, Alessio Angelè, Guerino Cesarano e Vincenzo Vincenzone Nardulli, figlio di un esponente di Avanguardia Nazionale, che aveva l'obbligo di dimora in casa dopo che colpì un agente con una stampellata in via Amulio.
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