Lazio, la mappa del Radon, gas radioattivo: ecco dove sono i livelli più alti e i rischi per la salute

Sono risultati valori massimi a Caprarola, intermedi a Celleno e più bassi a Ciampino

Lazio, la mappa del Randon, gas radioattivo: ecco dove sono i livelli più alti e i rischi per la salute
di Mario Landi
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Venerdì 15 Aprile 2022, 11:51 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 09:44

Sono state pubblicate da INGV le mappe del rischio da Randon, un gas radioattivo che si trova naturalmente nelle rocce e nel suolo ma che può avere effetti sulla salute a determinate concentrazioni. L'Oms stima infatti che l'esposizione a Radon sia la seconda causa di tumori al polmone nel mondo dopo il fumo. 

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Cos’è il Radon

Il suolo e alcune rocce (lave, tufi, pozzolane, alcuni tipi di granito, etc.) liberano il radon, un gas radioattivo inodore e incolore che rappresenta una delle fonti principali alla radioattività naturale di fondo nel pianeta. Si tratta di un gas, dunque è volatile e si dissolve nell'aria. Solitamente si trova a concentrazioni basse e non è pericoloso, ma se si accumula in luoghi chiusi può raggiugnere alte concentrazioni e diventare nocivo.

I rischi per la salute 

Il vero pericolo per la salute sono i prodotti del suo decadimento, ossia il piombo (Pb), il polonio (Po), il bismuto (Bi), anch’essi radioattivi. Infatti, una parte del radon inalato decade in questi elementi, che si legano alle particelle di polvere irradiando i tessuti polmonari e bronchiali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2009 sostiene che l’esposizione al radon è una delle principali cause di tumori polmonari (tra il 3% e il 14%), seconda soltanto al fumo.

Le fonti del radon sono essenzialmente il suolo, le rocce circostanti o il materiale da costruzione utilizzato negli edifici. Il gas radon migra dal suolo o dai materiali dell'edificio e penetra all’interno dei luoghi chiusi attraverso le fessure (anche microscopiche), le giunzioni delle pareti e il pavimento e può raggiugnere concentrazioni particolarmente elevate nelle cantine e nei piani terra. 

Le mappe del rischio: a Ciampino livelli bassi, a Caprarola più alti

Nell’ambito del progetto LIFE-Respire i ricercatori hanno analizzato tre comuni situati in diversi distretti vulcanici della regione Lazio: Ciampino, con potenziale geogenico di radon basso, Celleno (potenziale medio) e Caprarola (alto). Sono stati monitorati 250 siti tra edifici privati e pubblici con lo scopo di realizzare delle mappe di dettaglio.

I risultati mostrano che "le zone con basso potenziale geogenico di radon nell’area vulcanica dei Colli Albani a sud di Roma. Le zone a medio ed elevato potenziale geogenico nella parte settentrionale del Lazio, rispettivamente nell’area dei Monti Vulsini e dei Monti Cimini". In particolare sono risultati valori massimi a Caprarola, intermedi a Celleno e più bassi a Ciampino. 

I risultati di questo studio hanno evidenziato che, nelle aree con potenziale geogenico medio ed alto, è presente una buona corrispondenza tra il contenuto di radionuclidi nelle rocce affioranti, le concentrazioni di radon nel suolo e la presenza di elevati valori di radon indoor.

Nelle zone a rischio elevato è possibile riscontrare concentrazioni di radon indoor superiori alla soglia di 300 Bq/m3, che comporta una dose di esposizione alla radiazione superiore al livello raccomandato dalle direttive europee.

Dalla sovrapposizione con i dati epidemiologici emerge che "zone a medio ed elevato potenziale geogenico corrispondono a zone dove il tasso di incidenza dei tumori è più alto". 

L'obiettivo: creare una mappa nazionale

Lo scopo è applicare lo stesso metodo per creare mappe del rischio Randon a livello nazionale. Esiste una direttiva europea in materia del 2018 che prevede che venga effettuato questo tipo di monitoraggio a tutela della salute della popolazione.