Citazione diretta a giudizio per il writer romano “Geco” , noto per murales e tag sparsi per la Capitale. La procura di Roma gli contesta il danneggiamento per oltre trentasei graffiti «perché imbrattava e danneggiava strutture e infrastrutture pubbliche di interesse storico artistico del Comune di Roma». Tra quelle citate nel capo di imputazione l'Archivio centrale di Stato, la banchina del Tevere di Porta Portese, l'Arco dei Quattro Venti a Villa Pamphili e Parco degli Acquedotti.
Un murale gigantesco che mangia lo smog e la scuola romana diventa green
A Lorenzo Perris, in arte “Geco”, la pm Gianfederica Dito contesta anche l'accusa di ricettazione per due estintori poi risultati rubati.