I carabinieri tenevano sotto controllo la situazione da un po’ di tempo in attesa del momento buono per chiudere il cerchio intorno a quella che appariva come una fiorente attività di smercio di droga. Così l’altra sera hanno fatto scattare l’operazione e, dopo le perquisizioni domiciliari e personali, sono arrivati i tre arresti in flagranza, poi convalidati dal giudice del tribunale di Tivoli che per gli spacciatori ha disposto l’obbligo di dimora in città, in attesa del processo. La cocaina sequestrata è stata avviata nei laboratori dell’Arma per le analisi tossicologiche, mentre il denaro sarà versato su un libretto postale infruttifero.
Continua quindi l’azione antidroga dei carabinieri su Guidonia, che secondo gli ultimi dati diffusi dalla procura è «il maggior centro di smistamento e smercio di stupefacenti, soprattutto cocaina e marijuana» di tutto il quadrante nord-est della provincia. La fotografia dello spaccio come «un fenomeno criminale di grande diffusione» sull’area è emersa dall’ultima relazione annuale sull’attività del Palazzo di Giustizia. «Gli stupefacenti hanno invaso il nostro territorio – avvertì il procuratore capo, Francesco Menditto - Le operazioni consistenti delle forze dell’ordine, con sequestri di ingenti quantitativi applicazioni di misure cautelari personali, sono continue. C’è poi almeno un arresto al giorno per spaccio».
Tra luglio 2017 e giugno 2018 sono stati 437 i reati contestati in base al testo unico sugli stupefacenti nell’area di competenza del tribunale. Con un trend che non tende a diminuire. E, per prevenire e contrastate lo smercio e l’uso di droga tra i giovanissimi, da ottobre sarà operativo a Guidonia il progetto “Scuole sicure” realizzato dal Comune grazie a un finanziamento di 41 mila euro in arrivo dal ministero dell’Interno, che ha già selezionato come destinatarie 100 città in tutta Italia. Sei telecamere puntate lungo il perimetro delle Superiori, drug test, uno sportello di ascolto per i ragazzi.
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