Un’arena tecnologica, mobile, al servizio della storia del Colosseo. Per l’Anfiteatro Flavio si può scrivere davvero una nuova pagina sul fronte della tutela e valorizzazione. Si apre oggi (martedì 22 dicembre) l’atteso bando internazionale per la progettazione e la realizzazione dell’arena. Archistar e studi di architettura hanno tempo fino al primo febbraio del 2021 per presentare le proprie idee progettuali. L’obiettivo è avviare l’iter di realizzazione entro il 2021. L’annuncio arriva direttamente dal ministro per i beni Culturali e per il turismo Dario Franceschini.
Un’operazione fortemente caldeggiata.
LA SVOLTA
Oggi la svolta per un progetto che aveva fatto molto parlare di sè (tra plausi e perplessità). E’ Online il bando Invitalia: «La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo - dichiara Dario Franceschini - Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena». Il bando nel dettaglio riguarda l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’intervento di completamento, conservazione e consolidamento delle strutture ipogee e di realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo.
L’intervento consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello. La nuova arena sarà fruibile grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore alla scoperta dei meccanismi che regolavano la complessa macchina organizzativa degli spettacoli e dei giochi che vi si svolgevano. L’obiettivo condiviso è di avviare i lavori entro il 2021. Qual è lo scopo della nuova arena? «Rendere nuovamente fruibile la superficie del piano dell’arena del Colosseo e individuare una soluzione tecnologica, compatibile e reversibile, per la copertura degli ambienti ipogei. Gli interventi dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti».
Come dovrà essere questa arena? «La nuova arena dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico, costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche». Sarà effettivamente mobile? «Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata, per proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione, e allo stesso tempo consentire di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli».