Il Colosseo avrà la sua arena hi-tech: via al concorso per archistar

Roma, il Colosseo avrà la sua arena hi-tech: via al concorso per archistar
di Laura Larcan
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Martedì 22 Dicembre 2020, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 18:52

Un’arena tecnologica, mobile, al servizio della storia del Colosseo. Per l’Anfiteatro Flavio si può scrivere davvero una nuova pagina sul fronte della tutela e valorizzazione. Si apre oggi (martedì 22 dicembre) l’atteso bando internazionale per la progettazione e la realizzazione dell’arena. Archistar e studi di architettura hanno tempo fino al primo febbraio del 2021 per presentare le proprie idee progettuali. L’obiettivo è avviare l’iter di realizzazione entro il 2021. L’annuncio arriva direttamente dal ministro per i beni Culturali e per il turismo Dario Franceschini.

Un’operazione fortemente caldeggiata.

Fin dal 2014, quando l’archeologo Daniele Manacorda aveva lanciato l’idea di ricostruire l’arena del Colosseo. Il sostegno si è subito concretizzato al Collegio Romano, con Franceschini che aveva inserito l’intervento nel “piano strategico Grandi progetti culturali nel 2015” per un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro. Al Colosseo in questi mesi sui è lavorato alacremente nei sotterranei, strutture chiave per accogliere la nuova arena: il restauro è in fase conclusiva nonostante le difficoltà per l’emergenza Covid. E nel frattempo si è lavorato allo studio di fattibilità per mandare in gara il progetto esecutivo dell’arena. La direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo l’ha sempre sostenuta: «Sarà un’arena tecnologica, mobile, azionabile per eventi particolari, dotata di sistemi di ascensori come in antichità». 

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LA SVOLTA

Oggi la svolta per un progetto che aveva fatto molto parlare di sè (tra plausi e perplessità). E’ Online il bando Invitalia: «La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo - dichiara Dario Franceschini - Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena». Il bando nel dettaglio riguarda l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’intervento di completamento, conservazione e consolidamento delle strutture ipogee e di realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo. 

L’intervento consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello. La nuova arena sarà fruibile grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore alla scoperta dei meccanismi che regolavano la complessa macchina organizzativa degli spettacoli e dei giochi che vi si svolgevano. L’obiettivo condiviso è di avviare i lavori entro il 2021. Qual è lo scopo della nuova arena? «Rendere nuovamente fruibile la superficie del piano dell’arena del Colosseo e individuare una soluzione tecnologica, compatibile e reversibile, per la copertura degli ambienti ipogei. Gli interventi dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti».

Come dovrà essere questa arena? «La nuova arena dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico, costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche». Sarà effettivamente mobile? «Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata, per proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione, e allo stesso tempo consentire di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli». 
 

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