Bracciano, il mistero del lago: l’acqua si tinge di rosso

Bracciano, il mistero del lago: l’acqua si tinge di rosso
di Chiara Rai
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Martedì 12 Gennaio 2021, 15:05 - Ultimo aggiornamento: 15:06

Mistero sul lago di Bracciano dove le acque si sono tinte di rosso lasciando a bocca aperta i passanti sul lago Argenti. Due mattine fa, una striscia color porpora è apparsa di fronte la riva. Dopo lo stupore è arrivata la preoccupazione di tanti residenti. «Cosa è successo? – si sono chiesti in molti - Perché il lago è rosso». Lo scenario, simile a quello del lago alpino di Tovel in Trentino, non è sembrato essere frutto di una reazione “naturale” dovuta a delle alghe che proliferano in un determinato periodo dell’anno: «L’arrossamento delle acque – spiegano al Parco di Bracciano e Martignano – non è causato da fioriture di alghe tossiche. La colorazione rossa è circoscritta, è svanita dopo qualche ora e non sono rimaste tracce in superficie o sul bagnasciuga ma non intendiamo sottovalutare l’accaduto, andremo fino in fondo». Nei prossimi giorni infatti, l’area sarà “sorvegliata speciale” dai guardiaparco che, comunque, non appena ricevute le segnalazioni del “lago rosso”, hanno effettuato subito un sopralluogo insieme alla polizia locale di Bracciano ma al loro arrivo il colore era già svanito, dissolto nel nulla.

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LE FOTO

A fotografare il lago tinto è stata Stefania Loi del comitato “Camminare per unire”: «Ho scattato le foto – dice – alle 10 del mattino.

Sono stata lì per 15 minuti. Dopo di me altre persone sono andate sul posto intorno alle 12 e il colore si stava dissolvendo». Dunque le acque sono rimaste rosse per un paio d’ore circa. Le foto di Stefania Loi, in poco tempo sono diventare virali sui social. Sono stati diversi i commenti e le ipotesi avanzate dai residenti e amanti dell’ambiente per cercare di dare una spiegazione a quanto successo. In tanti credono che si sia trattato di un brutto scherzo di qualche persona che abbia gettato della tintura nell’acqua, inquinando il lago e seminando preoccupazione da parte di chi vive. Qualcuno archivia il fatto come “gravissimo”, qualora fosse opera dell’uomo. Altri fanno notare che sia che si tratti di un alga tossica o di un brutto gesto, la colpa è comunque dell’uomo, responsabile di un danno ambientale. Qualcun altro non usa mezzi termini: «Sono batteri – dice – o qualche idiota si è divertito». Un altro ironizza: «Ai tempi delle regioni a colori il lago si è adeguato». E qualcuno si chiede se siano stati prelevati dei campioni. Di fatto, il lago di Bracciano è rimasto al centro dell’attenzione per tutta la giornata di ieri. Uno specchio d’acqua per cui tutti sono disposti a tirare fuori gli artiglia in difesa e tutela. E come dargli torto. Per il momento rimangono gli interrogativi: cosa è successo? Il mistero continua. 

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