Puntuale come le iscrizioni all’università ogni anno parte la ricerca per una sistemazione. I cosiddetti studenti fuori sede che cercano un appartamento o anche una stanza, pure doppia, dove sistemarsi per poter frequentare le lezioni. E quest’anno la carica è notevole considerato il fatto che tutte le università pubbliche - così come quelle private - riprenderanno le lezioni in presenza dopo la parentesi della pandemia da Covid-19.
Ma oltre a impegnarsi nella ricerca c’è anche da fare di conto: quanto viene una stanza? Mi conviene allontanarmi dall’università per spendere meno? È meglio una singola o una doppia? L’Udu, l’Unione degli universitari ha tirato giù un dossier elaborando i dati di uno dei principali siti internet di annunci immobiliari sui prezzi medi che vengono richiesti sia per una stanza singola che per una sistemazione in doppia e c’è una sorpresa. La Capitale, infatti, pur essendo seconda su scala nazionale per indice di spesa è l’unica tra le grandi città a non aver fatto schizzare in alto i prezzi rispetto al 2021.
GLI IMPORTI
Generalmente, infatti, i rialzi quest’anno sono stati conteggiati intorno all’11% per le stanze singole e i livelli tornano a quelli pre-Covid ma Roma resta fedele al “listino” di un anno fa che, seppur mediamente alto, è comunque tarato sull’ampia offerta di università presenti in città.
A Padova da un anno all’altro l’incremento è stato del 40%, a Milano e Firenze stimato intorno al +20% mentre a Bologna c’è stato un +16,7%. Secondo l’Unione degli universitari i prezzi restano comunque troppo alti ma basta cercare perché l’offerta nella Capitale, diversamente dalle altre, città, è molto più ampia e rispondente ai bisogni di tutti gli studenti. Si deve tenere poi conto dei contributi e dei sostegni erogati dalla Regione Lazio e in termini di risorse per pagarsi un affitto e in termini di residenze universitarie. Per lo scorso anno accademico le risorse per il “contributo alloggio” sono state di 4 milioni di euro e dal 2018 i beneficiari sono stati oltre 3.600 studenti per un investimento storico di 5,8 milioni di euro. Seguono poi le residenze universitarie: nell’anno accademico 2021/22 i posti messi a bando e assegnati sono stati più di 2.500 e a questi, che verranno riconfermati anche in futuro, dovranno aggiungersi i 146 della nuova ala della Residenza Folcara di Cassino, inaugurata a giugno, ed i 200 nuovi posti della Residenza di Valco San Paolo a Roma dove i lavori si sono da poco conclusi in vista dell’autunno.
LE RESIDENZE
Dal 2013 ad oggi l’investimento totale per le residenze universitarie è stato di 110 milioni di euro e i beneficiari quasi 20 mila. La maggior parte delle strutture, gioco forza, si concentra in città e oltre alla Ruberti (storica residenza a due passi dalla Sapienza in via Cesare De Lollis) c’è la Tarantelli (via De Dominicis), l’Assisi (in via Assisi 77), Valle Aurelia (via Baldo degli Ubaldi), Falcone e Borsellino (via Mario Angeloni), New Cambridge (in via Cambridge) e altre cinque disseminate nei pressi o comunque nelle vicinanze dei tre Atenei pubblici della Capitale.