Imu: a Terni aliquota record ma la spesa è nella media

Imu: a Terni aliquota record ma la spesa è nella media
di Monica Di Lecce
6 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Giugno 2022, 11:31

Un acconto medio di 443 euro. Tanto devono versare i ternani proprietari di seconde case. Oggi scadono infatti i termini per il pagamento della prima rata Imu. L’acconto arriva a 984 euro di media per i proprietari di una prima casa di lusso. Ma a dover versare l’imposta sono anche i proprietari di seconde pertinenze dell’abitazione principale: 24 euro per le cantine e 54 per i box/posti auto. I numeri sono forniti dal rapporto sull'imposta municipale elaborato dal Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil su scala nazionale. Rispetto all’elaborazione del sindacato, Terni figura tra le 17 città in cui è in vigore la ex addizionale Tasi per cui le aliquote superano quella massima dell’Imu del 10,6 per mille. E infatti in città l’aliquota si attesta all’11,2 per mille. Terni, comunque, non è la più cara. La media nazionale per l’acconto Imu sulle seconde case infatti è di 537 euro, e di 1307 per quelle di lusso. Pur rimanendo al di sotto della media, si avvicina di più al dato nazionale (33 euro) sulle cantine.

«Senza scendere nel dettaglio dei numeri, questo studio mostra un trend che corrisponde alla nostra percezione della situazione sul territorio – dice Mauro Cingolani, presidente dell’Asppi Terni – Sull’Imu la nostra l’Associazione piccoli proprietari immobiliari è pronta a dare battaglia. A brevissimo, infatti, avremo l’assemblea nazionale nell’ambito della quale avanzeremo le nostre proposte al Governo. Chiederemo una riduzione generalizzata o comunque una riduzione per casi particolari». Le proposte per l’Imu vanno di pari passo con quelle relative al catasto. «Qualora il Governo voglia portare avanti la riforma – aggiunge Cingolani – noi siamo pronti a fornire alla prefettura i nostri tecnici a garanzia di una prospettiva più equa».

Questa scadenza dell’Imu arriva in un momento particolare per i piccoli proprietari immobiliari di Terni. Alcuni di loro, nei mesi scorsi, viste le difficoltà dei propri inquilini, dovute al periodo della pandemia, erano venuti loro incontro, praticando degli “sconti” sugli affitti. Altri avevano provato a mettere in vendita gli immobili ma senza successo.

«Rispetto a qualche mese fa la situazione del mercato immobiliare a Terni non è cambiata – rivela il presidente dell’Asppi – in città è ancora tutto fermo mentre qualcosa ha cominciato a muoversi nei territori intorno. Ci sono richieste per San Gemini, Amelia, Acquasparta. A spingere la domanda in questi comuni sono anche le richieste da Roma. A Terni, invece, la domanda è solo autoctona e quindi il mercato immobiliare vive ancora una fase di stasi».

Un acconto medio di 443 euro. Tanto devono versare i ternani proprietari di seconde case. Oggi scadono infatti i termini per il pagamento della prima rata Imu. L’acconto arriva a 984 euro di media per i proprietari di una prima casa di lusso. Ma a dover versare l’imposta sono anche i proprietari di seconde pertinenze dell’abitazione principale: 24 euro per le cantine e 54 per i box/posti auto. I numeri sono forniti dal rapporto sull'imposta municipale elaborato dal Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil su scala nazionale. Rispetto all’elaborazione del sindacato, Terni figura tra le 17 città in cui è in vigore la ex addizionale Tasi per cui le aliquote superano quella massima dell’Imu del 10,6 per mille. E infatti in città l’aliquota si attesta all’11,2 per mille. Terni, comunque, non è la più cara. La media nazionale per l’acconto Imu sulle seconde case infatti è di 537 euro, e di 1307 per quelle di lusso. Pur rimanendo al di sotto della media, si avvicina di più al dato nazionale (33 euro) sulle cantine.

«Senza scendere nel dettaglio dei numeri, questo studio mostra un trend che corrisponde alla nostra percezione della situazione sul territorio – dice Mauro Cingolani, presidente dell’Asppi Terni – Sull’Imu la nostra l’Associazione piccoli proprietari immobiliari è pronta a dare battaglia.

A brevissimo, infatti, avremo l’assemblea nazionale nell’ambito della quale avanzeremo le nostre proposte al Governo. Chiederemo una riduzione generalizzata o comunque una riduzione per casi particolari». Le proposte per l’Imu vanno di pari passo con quelle relative al catasto. «Qualora il Governo voglia portare avanti la riforma – aggiunge Cingolani – noi siamo pronti a fornire alla prefettura i nostri tecnici a garanzia di una prospettiva più equa».

Questa scadenza dell’Imu arriva in un momento particolare per i piccoli proprietari immobiliari di Terni. Alcuni di loro, nei mesi scorsi, viste le difficoltà dei propri inquilini, dovute al periodo della pandemia, erano venuti loro incontro, praticando degli “sconti” sugli affitti. Altri avevano provato a mettere in vendita gli immobili ma senza successo.

«Rispetto a qualche mese fa la situazione del mercato immobiliare a Terni non è cambiata – rivela il presidente dell’Asppi – in città è ancora tutto fermo mentre qualcosa ha cominciato a muoversi nei territori intorno. Ci sono richieste per San Gemini, Amelia, Acquasparta. A spingere la domanda in questi comuni sono anche le richieste da Roma. A Terni, invece, la domanda è solo autoctona e quindi il mercato immobiliare vive ancora una fase di stasi».

Un acconto medio di 443 euro. Tanto devono versare i ternani proprietari di seconde case. Oggi scadono infatti i termini per il pagamento della prima rata Imu. L’acconto arriva a 984 euro di media per i proprietari di una prima casa di lusso. Ma a dover versare l’imposta sono anche i proprietari di seconde pertinenze dell’abitazione principale: 24 euro per le cantine e 54 per i box/posti auto. I numeri sono forniti dal rapporto sull'imposta municipale elaborato dal Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil su scala nazionale. Rispetto all’elaborazione del sindacato, Terni figura tra le 17 città in cui è in vigore la ex addizionale Tasi per cui le aliquote superano quella massima dell’Imu del 10,6 per mille. E infatti in città l’aliquota si attesta all’11,2 per mille. Terni, comunque, non è la più cara. La media nazionale per l’acconto Imu sulle seconde case infatti è di 537 euro, e di 1307 per quelle di lusso. Pur rimanendo al di sotto della media, si avvicina di più al dato nazionale (33 euro) sulle cantine.

«Senza scendere nel dettaglio dei numeri, questo studio mostra un trend che corrisponde alla nostra percezione della situazione sul territorio – dice Mauro Cingolani, presidente dell’Asppi Terni – Sull’Imu la nostra l’Associazione piccoli proprietari immobiliari è pronta a dare battaglia. A brevissimo, infatti, avremo l’assemblea nazionale nell’ambito della quale avanzeremo le nostre proposte al Governo. Chiederemo una riduzione generalizzata o comunque una riduzione per casi particolari». Le proposte per l’Imu vanno di pari passo con quelle relative al catasto. «Qualora il Governo voglia portare avanti la riforma – aggiunge Cingolani – noi siamo pronti a fornire alla prefettura i nostri tecnici a garanzia di una prospettiva più equa».

Questa scadenza dell’Imu arriva in un momento particolare per i piccoli proprietari immobiliari di Terni. Alcuni di loro, nei mesi scorsi, viste le difficoltà dei propri inquilini, dovute al periodo della pandemia, erano venuti loro incontro, praticando degli “sconti” sugli affitti. Altri avevano provato a mettere in vendita gli immobili ma senza successo.

«Rispetto a qualche mese fa la situazione del mercato immobiliare a Terni non è cambiata – rivela il presidente dell’Asppi – in città è ancora tutto fermo mentre qualcosa ha cominciato a muoversi nei territori intorno. Ci sono richieste per San Gemini, Amelia, Acquasparta. A spingere la domanda in questi comuni sono anche le richieste da Roma. A Terni, invece, la domanda è solo autoctona e quindi il mercato immobiliare vive ancora una fase di stasi».

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