Roma, a Conca d’Oro un nuovo centro di aggregazione giovanile nei locali della metro: sale di registrazione con regia e spazi polifunzionali

Il servizio sorgerà grazie al finanziamento di 850mila euro che l’amministrazione municipale ha ottenuto dopo la vittoria del bando della fondazione “Con i bambini”

Roma, a Conca d’Oro un nuovo centro di aggregazione giovanile nei locali della metro: sale di registrazione con regia e spazi polifunzionali
di Alessia Perreca
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 17:46

Un unico locale dove saranno realizzate sale di registrazione con regia ( gratuite) e altri spazi polifunzionali a disposizione dei ragazzi del quartiere per favorire lo sviluppo della socialità e la partecipazione alla vita del territorio: è il volto del nuovo punto di aggregazione che sorgerà nei locali della piazza ipogea della metro  B1 Conca d’Oro. Il centro dedicato ai giovani residenti prenderà vita grazie al finanziamento di 850mila euro che l’amministrazione municipale ha ottenuto dopo la vittoria al bando della fondazione “Con i bambini”.

«Siamo soddisfatti - ha dichiarato a “Il Messaggero” l’ Assessore alle Politiche Giovanili per il Municipio III Matteo Pietrosante - ora dobbiamo adempiere a una serie di formalità e poi partiranno i lavori di riqualificazione dell’immobile sempre con le somme ottenute dal bando mentre l’attività di centro aggregazione è finanziata per sei anni con l’obiettivo di coprirne fino a 10».

«Questo è un progetto innovativo che abbiamo scritto a più mani - le parole dell'Assessore alla Cultura del Municipio III Luca Blasi - insieme alla cooperativa Parsec - capofila del progetto - la palestra Valerio Verbano e altre realtà territoriali. Apriremo un centro di aggregazione giovanile locale ma con una collocazione metropolitana perché si inserisce nel recupero di alcuni locali in disuso che il nostro municipio ha preso da metropolitane di Roma». «Uno spazio che sarà dedicato a tutti i giovani del nostro quartiere - prosegue Blasi - perchè sappiamo quanto ce ne sia bisogno.

Non solamente per svolgere attività nelle sedi, ma per combattere l’abbandono scolastico e allo stesso tempo produrre momenti di sport e socialità all’aria aperta. Uno strumento politico-sociale utile a contrastare la solitudine dei giovani con l'obiettivo di recuperare quel gap generazionale rispetto alle troppe ore trascorse dai ragazzi dinnanzi ai monitor delle tv, telefonini e tablet».

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