Terme di Cretone, per la morte del piccolo Stephan accuse incrociate fra i gestori e i due bagnini

Il piccolo è stato risucchiato in piscina. Perizia tecnica della Procura di Tivoli, nessun video disponibile

Terme di Cretone, per la morte del piccolo Stephan accuse incrociate fra i gestori e i due bagnini
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 24 Agosto 2023, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 09:09

Una settimana dalla tragedia, nuove perizie tecniche disposte dalla Procura di Tivoli sull'impianto idraulico della piscina e uno scambio di accuse, neanche troppo velato, tra i gestori delle Terme di Cretone e i bagnini deputati alla sicurezza. Di certo, non si potrà fare affidamento sulle immagini dell'impianto di videosorveglianza: due telecamere in tutto, posizionate lontano dalle vasche per ragioni di privacy, e una non funzionante perché danneggiata nelle scorse settimane dopo un tentato furto. L'inchiesta aperta per omicidio colposo che vede al momento, come atto dovuto, quattro indagati (due gestori delle Terme e due bagnini), sarà molto probabilmente lunga e piena di perizie e analisi tecniche. Le terme, stando a quanto riferisce il legale dei gestori, furono date in concessione nel 1979 e poi aperte, con relativi permessi, nel 1984. «Nessuna grata era prevista - dice l'avvocato Gabriele Galeazzi - e i permessi furono accordati». Sono tuttavia trascorsi anni e dunque si dovrà accertare se eventuali cambi normativi siano stati o meno disattesi. Poi ci sono i bagnini, due su tre in servizio il 17 agosto, che dicono anche loro come la grata non ci sia mai stata.

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GRATA E VIGILANZA

«Il mio assistito - commenta l'avvocato Alessandro Palombi - ovvero uno dei due bagnini che ha aperto il canale di scolo ha eseguito un ordine dato da un superiore quel pomeriggio». Non era solo in quel momento, c'erano altri dipendenti intorno alla vasca. La vigilanza dell'impianto si compone in tutto di tre bagnini, uno quel giovedì era assente, un coordinatore e un responsabile della sicurezza che dovrebbero coincidere con i due gestori considerato il numero di persone finito sul registro degli indagati.
Di certo se su quello scolo ci fosse stata una grata, il bambino non sarebbe stato risucchiato rimanendo prima incastrato e affogando poi, stando all'autopsia, in pochi secondi. Analogamente se le operazioni di drenaggio e pulizia della piscina fossero iniziate solo a chiusura dell'impianto e cioè con tutti i clienti fuori dalla struttura, non ci sarebbe stato un bambino nella vasca. Ogni giorno le piscine delle terme vengono svuotate e pulite. Le operazioni, in tutto, durano circa due ore e da tempo ormai, come pure hanno detto i clienti, iniziano dopo due annunci che fanno allontanare le persone dal livello vasche senza però che l'impianto sia di fatto chiuso al pubblico.
 

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