Teatro Eliseo, salta l’acquisto: «Risorse per tutti i teatri»

Nuova destinazione per i 24 milioni con cui la Regione voleva comprare la sala

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di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 00:31 - Ultimo aggiornamento: 06:59

Teatro Eliseo, addio. Salta all’ultimo minuto l’acquisto del Teatro di via Nazionale che il presidente della Regione, Francesco Rocca, avrebbe voluto acquistare per poi riattivarlo utilizzando 24 milioni di euro con un emendamento al bilancio di previsione in discussione in questi giorni alla Pisana.

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La notizia arriva dalle opposizioni che, nella tarda serata di ieri, dopo due giorni di feroci polemiche su questa decisione di Rocca, ottengono sostanzialmente la resa della Giunta, con l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, che elabora un nuovo emendamento con il quale i 24 milioni che Rocca avrebbe voluto impiegare prendono una strada diversa.

I 24 milioni, divisi 12 per il 2025 e altrettanti per il 2026, vengono destinati «ai Comuni al fine di finanziare gli interventi di recupero, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, rimozione di barriere architettoniche e ammodernamento tecnologico delle strutture teatrali di valore storico o artistico, di proprietà pubblica o privata, con possibilità di acquisto delle strutture interessate da parte dei Comuni». A questi soldi si aggiungono 100mila euro a valere sul 2024 come spesa corrente, mentre quelli per i 2 anni successivi sono in conto capitale. Questa nuova misura regionale, che come si legge rimette nelle mani dei comuni anche l’eventuale acquisto dei teatri, nasce «anche al fine di prevenire e contrastare i fenomeni di abbandono che creano sensazione di degrado - scrive Righini nella relazione al subemendamento - ed aumentare l’attrattività turistica e commerciale del territorio». 


LA STORIA
La querelle fra centrodestra e centrosinistra era nata dopo la decisione di Rocca di investire questi soldi per acquistare lo storico teatro di via Nazionale, giusto a metà fra l’incrocio con il Quirinale e il Palazzo delle Esposizioni. L’attore e regista Luca Barbareschi acquistò l’Eliseo nel 2018-2019. Nel 2020 era stato chiuso, senza poi mai più riaprire, a causa della pandemia. Un paio di giorni fa, Rocca annuncia la volontà della Regione di procedere all’acquisto della struttura. Il problema, per le opposizioni, diventa il pedigree politico di Barbareschi, vicino al centrodestra e eletto alla Camera, nel 2008, per l’allora Popolo delle Libertà. Per i capigruppo dell’opposizione alla Pisana, Mario Ciarla (Pd), Adriano Zuccalà (M5S), Marietta Tidei (IV), Alessio D’Amato (Azione), Claudio Marotta (Verdi e Sinistra) Alessandra Zeppieri (Polo progressista), «Il presidente Rocca vuole acquistare per 24 milioni un teatro pagato 7 milioni dall’attuale proprietario. Non ci sono soldi per il caro-affitti, non ci sono per il trasporto pubblico, non ci sono per i teatri di periferia, per le sale cinematografiche, per le associazioni musicali, ma ci sono per acquistare il teatro di Barbareschi». 
Rocca aveva rintuzzato gli attacchi: «24 milioni per il teatro dell’Eliseo? Il prezzo è stato fissato dall’agenzia del demanio, era un cifra indicativa, per non dover correre dietro alle risorse. Di Eliseo c’è ne uno, non può stare chiuso un pezzo di Roma, è qualcosa a cui dobbiamo assolutamente porre rimedio. Ho preso un impegno con i cittadini e questo è un gesto coerente con questo impegno. Mi fa sorridere che l’opposizione sia partita in quarta. Quando si tratta di cultura, di sanità, bisogna trovare il coraggio di lavorare su basi oggettive. Questo è un tentativo di risposta per farsi che questo teatro non soffra le stesse sorti di altri teatri».
Alla fine, però, nelle fibrillazioni politiche del pomeriggio - con tanto di sospensione dei lavori dell’Aula dove si discute il bilancio - arriva il dietrofront: subemendamento elaborato dall’assessore Righini. I soldi restano ma vanno ai teatri. L’Eliseo, aspetterà.

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