Rutelli guida d'eccezione per le strade di Roma: l'ex sindaco racconta aneddoti sulla Città Eterna

Rutelli guida d'eccezione per le strade di Roma: l'ex sindaco racconta aneddoti sulla Città Eterna
di Fernando M. Magliaro
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Lunedì 8 Aprile 2024, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 06:32

Non c'è solo una guida d'eccezione, l'ex sindaco di Roma ed ex ministro della Cultura (denominazione odierna), Francesco Rutelli, ma ci sono alcune delle più grandi voci della storia dell'arte, dell'archeologia, del cinema italiano: Andrea Carandini, Paolo Carafa, Marina Formica, padre Alvaro Cacciotti, Tilde Corsi. Che a ogni angolo, a ogni pietra, fontana, edicola sacra, chiesa, palazzo o piazza hanno raccontato alle oltre 400 persone presenti un segreto, una storia, un aneddoto, una curiosità sulla Città Eterna.
Spiega Rutelli: «l'idea nasce quando negli anni scorsi, nel presentare un libro, anziché fare dei dibattiti ho organizzato delle passeggiate per Roma per raccontare i miei libri su Roma e usare questo metodo di camminare per scoprire la città».
Quello di ieri è stato viaggio incentrato sulle figure delle benefattrici e dei benefattori di Roma, della Roma più antica, di quella medievale e rinascimentale e di quella moderna: «La chiave è stata un tributo ai benefattori, soprattutto alle benefattrici di Roma cioè a dire alle donne che nella storia hanno servito gli ultimi in epoche in cui l'argomento "charitas" era estraneo al potere», dice ancora l'ex Sindaco.

 


La passeggiata immersi nella storia inizia dalla famiglia Minucci, antichissima «che ha le sue radici nella gens Minucia di cui recentemente è stato portato alla luce il porticus», che oggi si troverebbe fra la chiesa del Gesù e l'Area Sacra di Torre Argentina. «Sono venuti Andrea Carandini e Paolo Carafa», che ha raccontato come nella Roma Antica non esistesse la "charitas" come la interpretiamo noi», aggiunge ancora Rutelli. «E la famiglia Minucia dava gratuitamente il grano ai poveri arrivando a creare un archivio su chi avesse diritto a questo sostegno.

Ed è una cosa che è durata secoli: tutta l'area intorno a largo Argentina era occupata da questo porticus».

LA FINESTRA DI FRONTE

«Superata l'isola Tiberina, la passeggiata è proseguita a piazza in Piscinula, dove c'è il più piccolo campanile di Roma, quello di San Benedetto e dove, con Tilde Corsi, produttrice dei film di Ozpetek, con la costumista Nicoletta Ercole, è venuta fuori una pagina cinematografica». Perché in quella piazza, fra le più suggestive di Roma, nel film di Ferzan Ozpetek "La finestra di fronte" abitava Davide, l'anziano pasticcere co-protagonista della storia interpretato mirabilmente da Massimi Girotti. Nella stessa piazza, per la sua inconfondibile configurazione, sono stati girati nel tempo molte scene di diversi film: da "Poveri ma belli" (1957) a "Dillinger è morto" (1969) a Roma Violenta (1975) e altri: «c'era Paola Comin, storico braccio destro di Sordi, che ha raccontato di Alberto Sordi sindaco. Sono venuti in tanti e ognuno ha raccontato uno spigolo del cinema di Roma. Poi, Marina Formica, ordinaria di Storia a Tor Vergata, che è la più importante storica della Roma moderna, che ha raccontato della madre del sindaco Ernesto Nathan, Sara Levi, che creò una scuola intitolata Mazzini per formare le donne di Trastevere e le ragazze più povere per dare loro un avvenire, una iniziativa che è durata da fine ottocento ai primi decenni del 900. Poi, abbiamo finito con le due sante di San Francesco a Ripa, che prima si chiamava San Biagio e che era il posto dove è storicamente attestato che San Francesco alloggiasse nei suoi viaggi a Roma. E lì c'era questa donna incredibile, Jacopa Frangipane de' Settesoli, che portò a San Francesco i mostaccioli, ultima visita prima della morte. I dolcetti, i mostaccioli romani a base di mandorle come oggi, che erano l'unica debolezza del Santo. Poi, ancora, raffigurata dal Berinini, la beata Ludovica Albertoni. Con padre Alvaro Cacciotti, che gestisce l'Aracoeli, abbiamo chiuso questa passeggiata».

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