Monica Lucarelli: «Dal Laurentino a Torbella stop alle piazze di spaccio per riqualificare le periferie»

L’assessora alla Sicurezza: «Un piano per recuperare anche Quarticciolo e S. Basilio»

Monica Lucarelli: «Dal Laurentino a Torbella stop alle piazze di spaccio per riqualificare le periferie»
di Alessia Marani
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Giovedì 16 Marzo 2023, 23:52

Monica Lucarelli, assessora comunale alla Sicurezza, Commercio e Pari opportunità, nelle ultime settimane a Roma hanno parlato le pistole: omicidi, gambizzazioni, liti violenti. Cosa succede?
 

«Diciamo intanto che parlano anche i dati e rendono la fotografia di una metropoli tra le più sicure al mondo. Come assessorato ci stiamo confrontando quasi quotidianamente - e oggi (ieri, ndr) ho personalmente partecipato a un altro comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico in prefettura - con le forze dell’ordine per capire, indagini permettendo, il contesto nel quale ci stiamo muovendo. Ebbene, le motivazioni dei singoli episodi sembrano perlopiù scollegate tra loro, anzi all’origine di determinati fatti pare ci siano motivi futili».
 

Ma per questo non meno gravi...
 

«Esattamente. Direi, che questo è ancora più preoccupante dal punto di vista della sicurezza urbana ed evidenzia piuttosto una minore tolleranza e una sproporzione nelle reazioni dei cittadini. Se prima una discussione, per quanto animata, finiva in una scazzottata, ora l’utilizzo di un’arma, che sia un coltello o una pistola, sembra molto più facile con conseguenze drammatiche. Senza contare l’abuso di alcol e droghe il cui consumo si è diffuso a dismisura. Fattori che, insieme, alle tensioni sociali acuite dalla crisi economica, creano un mix estremamente pericoloso. Di contro, non risulta che ci sia una intensificazione della presenza delle mafie. Che poi come grande città anche Roma abbia fenomeni legati a criminalità organizzata e mafie, questo purtroppo è vero ma, appunto, non sembrano esserci escalation».

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Criminalità e clan, però, hanno letteralmente trovato “casa” negli alloggi popolari. Qual è l’apporto del suo assessorato nella lotta alle occupazioni abusive?
 

«Per troppo tempo le istituzioni hanno abdicato la propria presenza sopratutto nelle aree più degradate, che coincidono spesso con quelle in cui insiste il patrimonio di edilizia pubblica e residenziale. Un errore enorme a cui, insieme con gli assessorati al Patrimonio, ai Lavori pubblici e alle Politiche sociali, stiamo ponendo rimedio. Il diktat è togliere alla criminalità quella sorta di welfare parallelo con cui cerca di sostituirsi allo Stato. Per questo puntiamo a un progetto di recupero di quartieri come San Basilio e Tor Bella Monaca, ma anche di vera e propria rinascita sociale coinvolgendo anche i territori del Laurentino 38 e del Quarticciolo. Parliamo di aree che coincidono con le piazze di spaccio e che i clan vorrebbero colonizzare completamente a uso esclusivo dei pusher e dei propri affari personali. In questo caso attingeremo anche a dei fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno per il ripristino della sicurezza in aree degradate delle grandi città italiane. Si tratta di quattro progetti ad hoc che puntano all’offerta di servizi».
 

Quali servizi?
 

«Andremo a recuperare locali dismessi o liberati dagli abusivi per insediarvi associazioni o realtà legate al volontariato che contribuiranno per esempio alla nascita di palestre, di scuole popolari di musica o di teatro, di attività che possano distogliere i giovani dalla strada e dalla droga. Andremo a rioccupare positivamente gli spazi lasciati vuoti».
 

Attraverso le pagine del Messaggero abbiamo testimoniato quanto sia pericoloso e quanto le donne non si sentano sicure a girare da sole per la città. Sono anni che si parla di misure di prevenzione specifiche. Cosa si sta facendo?
 

«Ripeto: Roma è una città sicura, dare un messaggio diverso, a mio avviso, è sbagliato. Detto questo proprio oggi (ieri, ndr) il sindaco Roberto Gualtieri ha dato conto dell’implementazione del sistema di videosorveglianza. Avevo preso l’impegno il 4 ottobre scorso uscendo da una riunione in prefettura, e ora la Capitale avrà cinquemila telecamere in più e 6400 sensori iot per una rete integrata per una connessione e uno scambio di informazioni immediati con una nuova sala operativa».
 

Oltre le donne, gli anziani, i cittadini più fragili...
 

«Ho appena parlato con il Questore, supporteremo le forze dell’ordine in campagne informative per mettere in guardia gli anziani dal pericolo delle truffe. Terremo gli incontri anche nei supermercati e nei mercati rionali. 

Domenica ci sarà il derby. Roma è preparata? Si temono criticità legate al tifo violento...

«Roma è una città storicamente preparata ad accogliere manifestazioni sportive e non solo.

Domenica avremo anche la maratona. Su questo fronte, l’opera di prevenzione e intelligence delle forze dell’ordine è molto costante e finora è stata efficace. Ci sono temi, dalle tifoserie violente, ai rigurgiti politici fino alla minaccia degli anarchici che vengono silenziosamente e puntualmente monitorati».

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