Roma, scacco alla banda dell’Est: ecco come svaligiavano i camion, otto persone arrestate

L’operazione a Velletri: otto persone arrestate, sette romeni e un polacco. I ladri incontravano gli autisti dei tir in autostrada per farsi consegnare i carichi

Roma, scacco alla banda dell’Est: ecco come svaligiavano i camion, otto persone arrestate
di Luigi Biagi
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Venerdì 12 Maggio 2023, 22:53

Avevano rubato merce per più di un milione di euro, nell’arco di cinque mesi, trafugandola dai tir che si occupavano del trasporto. Ma sono stati presi dalla guardia di finanza di Velletri dopo pedinamenti notturni, anche aerei. Otto persone, sette romeni e un polacco tra i 27 e i 57 anni, sono state arrestate su ordine della magistratura di Velletri. Tre sono state portate in carcere, quattro ai domiciliari e per una è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. 
L’accusa formulata dalla Procura di Velletri è per tutti quella di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di furti aggravati. A subirli, un’azienda di distribuzione che ha sede nell’area industriale tra Albano e Pomezia. 

Le indagini

La banda dei camionisti aveva un sistema collaudato per “alleggerire” i carichi destinati ai punti vendita della catena a marchio “Risparmio Casa”.

Ma col tempo la sparizione di elettrodomestici e articoli per la casa non è sfuggita all’azienda di trasporto danneggiata, che ha sporto denuncia, dando il via alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani e dirette dal capitano della guardia di finanza di Velletri, Giovanni Botta. Una volta a lavoro, gli investigatori hanno dovuto risolvere il primo problema. I colpi messi a segno dalla banda tra gennaio e aprile di quest’anno erano troppi e troppo frequenti per essere progettati e realizzati da singoli malviventi che non conoscevano le modalità operative dei trasportatori. Inoltre sembrava che riuscissero con troppa facilità. Così agli inquirenti è venuto il sospetto che dietro all’attività criminosa ci fosse una regia comune e un modo di fare uniforme. E infatti dalle indagini è emerso un accordo tra sei autisti della ditta di trasporti e due ladri che coordinavano le operazioni. Gli autotrasportatori avvisavano i complici quando sarebbe toccato a loro fare le consegne e comunicavano loro cosa avrebbero trasportato. I secondi, di conseguenza, indicavano ai camionisti luoghi e orari in cui incontrasi. Per lo più gli appuntamenti avvenivano in aree di sosta autostradali, del grande raccordo anulare, di Pomezia e di Roma, come il parcheggio della metro di Laurentina. In quei luoghi sarebbero avvenuti i trasbordi di parte della merce dai tir agli automezzi della banda, facendo in modo che elettrodomestici e altri materiali non arrivassero ai negozi. Due componenti del gruppo, il capo e il suo “braccio destro”, avrebbero poi provveduto a rivendere la refurtiva. 

 

Il blitz

Capito il meccanismo, mancava solo di individuare i componenti della banda. Per farlo i finanzieri di Velletri hanno dato il via ai pedinamenti notturni dei camion sulle strade di Pomezia, Roma e dei Castelli Romani, utilizzando anche un drone della guardia di finanza di Pratica di mare. A metà della scorsa settimana sono scattate le prime manette: i militari hanno colto sul fatto uno degli autisti, il capo del gruppo e il suo “braccio destro”. I tre sono stati arrestati mentre erano intenti a trafugare merce per un valore di circa ventimila di euro, poi sequestrata e riconsegnata al legittimo proprietario. I tre sono stati portati davanti al giudice del Tribunale di Velletri, che ha convalidato gli arresti e li ha spediti in carcere. Lo stesso giudice delle indagini preliminari ha quindi emesso quattro ordini di custodia cautelare ai domiciliari e un obbligo di dimora nei confronti dei cinque complici, che sono stati raggiunti e individuati dai finanzieri di Velletri. Ieri mattina parte degli indagati sono stati portati in Tribunale a Velletri per essere ascoltati dal giudice. Durante l’interrogatorio gli indagati avrebbero ammesso gli addebiti e confermato quanto accertato dagli investigatori.

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