Roma, buche e rattoppi inutili: per gli incidenti sulle strade killer il Comune paga i danni

Faro della Corte dei conti sui risarcimenti: dal 2014 il Campidoglio ha versato un milione

Roma, buche e rattoppi inutili: per gli incidenti stradali il Comune paga i danni
di Michela Allegri
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Giovedì 9 Marzo 2023, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:28

Lavori troppo lenti e spesso fatti decisamente male. E, soprattutto, cifre a sei zeri pagate per risarcire i cittadini senza prima fare verifiche sugli interventi effettivamente realizzati per riparare le strade di Roma. Il risultato: le vie della Capitale restano tappezzate da buche simili a crateri e il danno per le casse pubbliche continua ad aumentare. La Corte dei conti ha aperto una maxi-inchiesta, che coinvolge tutti i municipi della Capitale. E nel mirino del procuratore Pio Silvestri e del pm Massimo Perin ci sono da un lato Assicurazioni di Roma - società pubblica partecipata al 76,77% da Roma Capitale, al 13,94% da Atac e al 9,29% da Ama - e dall'altro lato i lavori effettuati dalle ditte ingaggiate dal Simu - il dipartimento Coordinamento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana - e dai vari municipi.

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I PAGAMENTI
Dal 2014 al 2020, come sembra emergere dalle verifiche della Guardia di finanza, Assicurazioni di Roma avrebbe pagato più di un milione di euro di risarcimenti relativi a incidenti provocati da buche aggiustate male, o troppo tardi. In questi casi - è l'ipotesi degli investigatori - la società comunale avrebbe dovuto chiedere un indennizzo alle ditte che hanno effettuato gli interventi. E invece non sarebbero state fatte verifiche per controllare le tempistiche e la qualità dei lavori svolti. Proprio per accertare le verifiche fatte, nei mesi scorsi le fiamme gialle hanno acquisito nella sede della società pubblica i documenti relativi ai risarcimenti pagati nel corso di cinque anni.
L'inchiesta è mastodontica: la Finanza è stata incaricata di stilare una vera e propria mappa delle buche della Capitale, accertando la situazione di ogni municipio.

Oltre alla documentazione relativa agli incidenti e ai risarcimenti, gli investigatori hanno analizzato anche quella che racconta le gare d'appalto connesse alla manutenzione stradale, sempre dal 2014 al 2020, realizzando un dossier dettagliato che contenga i risultati dei bandi, i costi, gli ultimi interventi effettuati, la loro qualità e la tempistica rispetto alle segnalazioni. L'obiettivo è capire se i responsabili abbiano temporeggiato troppo, se siano stati utilizzati materiali di qualità, o se invece le buche siano state rattoppate alla meglio senza preoccuparsi troppo delle conseguenze, contribuendo quindi a provocare ritardi e incidenti. Individuare i dirigenti dei municipi che hanno gestito gli appalti si è rivelato più complicato del previsto, visto che si sono avvicendati in molti nel corso degli anni, ereditando ogni volta il lavoro del predecessore. Dalle indagini, comunque, è già emerso un dato di rilievo: gli interventi di riparazione, in genere, vengono fatti con estremo ritardo.


IL PRECEDENTE
C'è un precedente a livello di indagine, che riguarda interventi carenti fatti dal 2012 al 2014 dalle società del gruppo Martella: i lavori sarebbero stati affidati in cambio di mazzette. Per questa vicenda 16 dipendenti comunali sono stati condannati a risarcire il Campidoglio con 450mila euro: avrebbero gestito in modo irregolare bandi da 14 milioni di euro per sistemare le strade del centro storico, dell'Eur, della Garbatella, dei quartieri Aurelio e Tiburtino e anche di Ostia. Le gare sarebbero state assegnate secondo un tariffario preciso: spesso gli stessi funzionari calcolavano il valore dell'appalto al rincaro, comprendendo il prezzo della tangente, in genere quantificata tra il 2 e il 4 per cento dell'importo della commessa.

 

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