Nettuno, spari contro la casa del boss: agguato in pieno giorno. Fermato un pregiudicato armato su un’auto rubata

L’obiettivo era uno dei soggetti di spicco della malavita locale. Il 30enne era ai domiciliari. Fermato un pregiudicato armato su un’auto rubata

Nettuno, spari contro la casa del boss: un agguato in pieno giorno. Fermato un pregiudicato armato su un’auto rubata
di Ivo Iannozzi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Marzo 2023, 00:07 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:03

A Nettuno tornano a echeggiare i colpi di pistola della malavita locale. Sono quelli, almeno quattro, che sono stati esplosi l’altra mattina nella zona del quartiere Cretarossa contro l’abitazione di un pregiudicato trentenne che si trovava agli arresti domiciliari. Si è trattato di un vero e proprio avvertimento nei confronti dell’obiettivo. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti della zona richiamati allarmati dai colpi di pistola. «Li abbiamo sentiti chiaramente - spiega una signora che abita a poca distanza dall’abitazione del pregiudicato - e sono stati esplosi in direzione del portone di una abitazione». Quello che preoccupa maggiormente e che l’episodio si sia verificato in pieno giorno, con il rischio di coinvolgimento di persone innocenti di passaggio. I carabinieri, che sulla vicenda mantengono il più stretto riserbo, hanno eseguito accurati rilievi nella zona dove si è verificato il grave episodio.

I CONTROLLI

Hanno anche attivato una serie di controlli e posti di blocco che nella stessa giornata hanno portato al fermo di un uomo alla guida di un’auto rubata e che era in possesso di un’arma. Le indagini stanno cercando di accertare se ci sia un collegamento tra il fermato e i colpi di pistola esplosi contro l’abitazione a Cretarossa. Le indagini sono molto delicate, in quanto il pregiudicato oggetto dell’avvertimento è uno dei soggetti di spicco per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti, soprattutto crack e cocaina, nelle piazze di spaccio locali di via Livatino a Nettuno e di Corso Italia ad Anzio. 
Tre mesi fa, cinque colpi di pistola di avvertimento erano stati esplosi in via Livatino contro il maxi scooter di un uomo, in quel momento in carcere, che era legato proprio al pregiudicato oggetto dell’avvertimento dell’altra mattina. L’obiettivo della spedizione è la stessa persona che nell’aprile del 2021 costrinse un ragazzo di 25 anni a spogliarsi completamente e a camminare nudo, tenuto al guinzaglio, sul lungo porto ad Anzio come punizione per aver tentato un furto nella propria autovettura. Una punizione terribile, con tanto di gogna mediatica. 
L’episodio dell’altra mattina, fa comunque pensare le forze dell’ordine che sul territorio di Anzio e Nettuno sia in atto ad una guerra tra bande che puntano al pieno controllo dello spaccio di stupefacenti.

Dopo la retata dell’operazione “Tritone” della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’arresto di numerosi esponenti di spicco della “locale” della ‘ndrangheta che controllavano il mercato dello spaccio di stupefacenti, si sono infatti aperti degli spazi che altri malavitosi locali emergenti cercano di occupare. Non esitando ad usare la pistola, in pieno giorno, per intimidire i rivali.

Un crescendo di episodi che non può non ricondurre al fallito agguato ad un pregiudicato cileno di 35 anni che, lo scorso giugno, ad Anzio, riuscì a scampare a due killer a bordo di un maxi scooter che esplosero cinque colpi di pistola 7,65 contro il Suv sul quale viaggiava insieme la moglie, ai figli di 2 e 3 anni, alla madre e ad una amica di famiglia. Si tratta di un altro esponente di spicco della malavita locale che ha forti contatti con l’emergente criminalità cilena di Ostia che punta ad estendere la propria influenza anche sul litorale di Anzio e Nettuno nel controllo dello spaccio di stupefacenti. In occasione di uno dei tanti blitz a Corso Italia, alla madre del pregiudicato cileno venne sequestrata della droga, in particolare crack: in quella occasione la donna si assunse la responsabilità della detenzione dello stupefacente, pur di tenere il figlio fuori dal blitz. Non sfugge alle forze dell’ordine che sul controllo di Corso Italia, ma anche di via Livatino e Nettuno, ci siano forti appetiti di altre bande, compresa quella del pregiudicato di Nettuno che l’altra sera è stato “avvertito” dai colpi di pistola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA