Giuseppe Novelli, assolto l'ex rettore di Tor Vergata. «È la fine di un incubo durato 8 anni. Rimangono cicatrici»

Novelli era stato rinviato a giudizio nel 2019 per tentata concussione e istigazione alla corruzione

Giuseppe Novelli, assolto l'ex rettore di Tor Vergata. «È la fine di un incubo durato 8 anni. Rimangono cicatrici»
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 19:47

Assolto con formula piena il genetista Giuseppe Novelli, ex rettore dell'università di Roma Tor Vergata, rinviato a giudizio nel 2019 per tentata concussione e istigazione alla corruzione. Caduta già in primo grado, nel marzo 2022, la seconda accusa, per la prima lo scienziato era stato condannato dal tribunale di Roma a un anno e 8 mesi. Ora, in appello, l'assoluzione anche per la presunta tentata concussione. «È la fine di un incubo durato 8 anni», dichiara Novelli intervistato oggi da il Giornale, Libero e Il Tempo.

La vicenda

Novelli ripercorre l'intera vicenda, nata «intorno al 2013 in piena applicazione della cosiddetta legge Gelmini delle università: molti atenei, allora, e in tutt'Italia - spiega - hanno fatto dei regolamenti propri per adattarsi nei concorsi e nei reclutamenti alle nuove normative.

Tra queste c'era il famoso articolo 24 che riguardava la 'chiamata direttà di alcuni ricercatori», per favorire nuovi ingressi «visto che da 15 anni non c'erano stati concorsi. Io divenni rettore proprio nel 2013. Chi è venuto prima di me aveva fatto un regolamento che io dovevo, a questo punto, applicare».

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L'accusa

Due ricercatori però, fra cui Pierpaolo Sileri che sarebbe poi diventato viceministro alla Salute, «fecero ricorso e partì una procedura amministrativa che tra Tar e Consiglio di Stato ha avuto il suo regolare decorso». Ma «nel 2015 i due portarono la vicenda in tribunale», con «un esposto nei confronti del rappresentante dell'ateneo, che ero io». Quindi l'avviso di garanzia, i capi d'imputazione, l'assoluzione da uno e la condanna per l'altro, l'appello e l'assoluzione da tutto.

La difesa

«Sapevo di non aver fatto niente» e «ho sempre avuto fiducia nella magistratura», afferma Novelli. Però ora «rimangono cicatrici», confessa. «I 6 anni in cui ho fatto il rettore», dal 2013 al 2019, «sono stati un pò infangati da accuse brutte». Invece «io di quel periodo sono orgoglioso: ho cambiato molto del sistema universitario che credo rimanga di grande valore, e dico ai giovani di non perdere la fiducia nel proprio avvenire». Novelli guarda avanti. «L'8 aprile organizzerò a Roma, alla Sapienza, il più grande convegno di genetica del mondo, di cui sarò presidente. Verranno i più grandi scienziati a parlare di Dna in Italia e ne sono molto orgoglioso. Giustizia fatta e andiamo avanti così. Adesso - conclude l'ex rettore - le cicatrici guariranno».

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