Quasi undicimila stalli per altrettante auto a fronte di un investimento complessivo da 600 milioni di euro soltanto sul fronte pubblico. Con le prime inaugurazioni a Conca d’Oro, ad Annibaliano, a Villa Bonelli e ad Anagnina, Roma, entro il 2026, vuole risolvere la sua grandissima carenza di strutture di parcheggio: in una città che si estende per oltre 1.300 chilometri quadrati, vede ogni giorno la presenza di 4 milioni di persone tra residenti e pendolari e la circolazione di 1,7 milioni di vetture, ci sono “soltanto” 34 grandi silos pubblici con 14.823 posti auto e una cinquantina di strutture private che offrono circa 8mila spazi. E non va meglio sul fronte degli stalli all’aperto per la sosta a rotazione: 73mila (che il Comune vuole portare a 100mila entro il Giubileo) tratteggiati con le strisce blu, quindi a pagamento, circa 18mila quelli gratuiti.
Trovare parcheggio per i romani è un incubo. Non a caso l’Acos, l’agenzia capitolina che deve valutare la qualità dei servizi, lo scorso dicembre ha fatto sapere che «il 2020 e il 2021 hanno visto un sensibile incremento dell’insoddisfazione, legata soprattutto all’utilizzo maggiore dell’automobile privata e, quindi, alla maggiore difficoltà di trovare parcheggio». Tra le aree con maggiori criticità, e minori spazi a disposizione, gli utenti hanno indicato all’Acos i quartieri di Nomentano, Prati, Flaminio e Pinciano.
LE PRIME INAUGURAZIONI
Come detto, le prime grande strutture ad aprire saranno quelle di Conca d’Oro, Annibaliano (queste due entro la fine del 2023), Villa Bonelli e ad Anagnina. Stando alle linee guida per la redazione del nuovo Programma urbano dei parcheggi, approvato nei mesi scorsi in giunta, si concluderanno in primo luogo i progetti già lanciati negli anni scorsi e non ancora conclusi, che per la maggior parte riguardano ampliamenti di strutture già esistenti.
L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha sottolineato: «Vogliamo che i parcheggi non siano punti di scambio soltanto per il trasporto pubblico canonico, ma anche per altri mezzi della mobilità urbana. Per questo, ad esempio, con il nuovo bando dei monopattini abbiamo imposto l’erogazione del servizio nelle aree delle stazioni». Guardando allo stato dell’arte, lo stesso Patanè ha aggiunto: «Ai parcheggi di scambio nuovi, infatti abbiamo, aggiunto l’ampliamento di alcuni esistenti. Siamo a buon punto con il piano generale. Abbiamo iniziato materialmente i cantieri e ne stiamo finendo alcuni che erano abbandonati».
Intanto si lavora già sul futuro, sul nuovo piano unico dei parcheggi: anche in prospettiva delle prossime opere strutturali, i futuri silos saranno costruiti oltre il Gra in corrispondenza dello svincolo A1 Nord in ottica del prolungamento della linea B della metro, in zona Ojetti in prospettiva della D o alla stazione Aurelia.