Roma, racket furti nei supermercati: merce sottratta e poi rivenduta illegalmente. Formaggi, caramelle e deodoranti i prodotti più rubati

Episodi di microcriminalità in crescita: nel carrello della spesa anche tonno (in scatola), caffè liquori e salmone. “Cesoie utilizzate per tagliare i dispositivi antitaccheggio”

Roma, racket furti nei supermercati: merce sottratta e poi rivenduta illegalmente. Formaggi, caramelle e deodoranti i prodotti più rubati
di Alessia Perreca
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Venerdì 1 Marzo 2024, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Si aggirano indisturbati all’interno dei supermercati “armati” di cesoie per scassinare i dispostivi antitaccheggio e far razzia di qualsiasi genere. Sul podio, il parmigiano resta l’alimento più rubato, seguito dai prodotti per l’igiene intima, deodoranti, tonno, caffè e caramelle. Ma la lista sarebbe molto più lunga: nel carrello della spesa anche «liquori e salmone - come racconta il direttore di un market a Roma - nascosti tra le casse dell’acqua». Episodi di microcriminalità in crescita nella Capitale dove intanto sono lievitati i costi del pane e delle patate. Secondo un recente studio del Centro di formazione e ricerca sui consumi - come riporta l’Agenzia Nova - un chilo di pane, a Roma, costa in media il 22% in più rispetto al 2020. Non va certamente meglio per le patate (39.5%), per la pasta (con un incremento del 14.7%) e per la frutta e verdura. E quei beni sottratti illegalmente non sempre finiscono nelle tasche di un disoccupato che non ha denaro sufficiente per pagare la merce, ma in un commercio “sotterraneo” e abusivo.

Le testimonianze

«Situazioni come queste le conosciamo ma non sempre riusciamo ad intervenire soprattutto per una carenza di personale all’interno del negozio», sottolinea Francesco (ha chiesto di mantenere l’anonimato)  dipedente di un market nel quartiere Aurelio. «Mi è capitato - dice - di aver ritrovato le buste delle caramelle completamente vuote mentre in altri negozi dalle telecamere di video sorveglianza abbiamo notato diverse persone utilizzare le cesoie per tagliare le placche antitaccheggio.

Ma c’è chi addirittura è arrivato a strapparle con i denti». A mettere in atto i colpi anche persone anziane e gruppi di nomadi che si aggirano con fare sospetto tra le corsie e gli scaffali. Movimenti che spesso sfuggono al personale del negozio. «Le donne indossano abiti lunghi e gonne immense dove possono nascondere un bel numero di prodotti».

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A sparire con maggiore facilità ci sono dunque anche tonno (in scatola), caffè, formaggi e alcuni alcolici. Lo ha ribadito la Coldiretti in un recente studio “La sicurezza del retail In Italia” realizzato da Crime&Tech, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che ha analizzato un periodo che va da gennaio 2021 a settembre 2023. Secondo la ricerca il taccheggio è la principale causa di furti e provoca nelle aziende della Gdo e del retail in Italia perdite stimabili di circa 4.6%miliardi di euro. Il valore della refurtiva si aggira per ogni singolo fatto a 14 euro e viene portato a compimento principalmente  a metà settimana con un picco nelle giornate di martedì e mercoledì. Ad agire sono maggiormente gli uomini (56%) rispetto alle donne (44%) mentre sono in netta crescita i furti di cibi confezionati spesso privi di capsule antifurto.

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