Covid, crescono i contagi nel Lazio: mai così tanti da ottobre. Morti raddoppiati in una settimana. Corsa a tamponi e vaccini in vista di Natale

Impennata di casi: su del 16,5% in 7 giorni

Covid, crescono i contagi: mai così tanti da ottobre. Morti raddoppiati in una settimana. Corsa a tamponi e vaccini in vista di Natale
di Alessia Marani
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Sabato 16 Dicembre 2023, 22:57 - Ultimo aggiornamento: 22:58

Natale con il Covid. Il virus torna a fare paura e a pochi giorni dalla feste e dalle riunioni in famiglia il picco dei contagi è in netta salita, il più alto da ottobre. I decessi legati alla malattia che per due anni ha fatto tremare il mondo, nel giro di una settimana, nel Lazio, sono raddoppiati passando da 7 a 14, due al giorno. Non solo. I contagi sono aumentati del 16,5 per cento e i pazienti che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere, del 12 per cento. Ed è già corsa ai tamponi della Vigilia, soprattutto per chi in casa ha un familiare anziano o fragile con problemi di salute che potrebbero riacutizzarsi o essere compromessi dal contagio. Non basta. Nonostante il Lazio sia ben lontano dall’obiettivo di somministrare la quarta e la quinta dose agli assistiti, improvvisamente, temendo di ammalarsi, in molti stanno chiedendo di essere immunizzati. Ma non per tutti è possibile. 

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LE RACCOMANDAZIONI
Per i pazienti che hanno difficoltà, da domani sarà attiva la rete “Vaccinet” dei medici di famiglia: 50 studi associati che si mettono a disposizione per somministrare l’antidoto a chi ne faccia richiesta, la cui lista sarà consultabile sul web. «L’obiettivo vero - dice il dottor Pier Luigi Bartoletti della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale - non è vaccinare tutti, ma vaccinare chi rischia di più se contagiato, ovvero gli over 65 e i cronici.

Per questo i medici devono andare anche nelle Rsa o a casa di chi non ha facoltà di muoversi. Infine, per queste Festività il consiglio è: se avete sintomi come il raffreddore o siete stati a contatto con persone malate di Covid, fate il tampone e se risultate positivi, restate a casa. Niente cenoni».

Spiega il dottor Giuseppe Longo, storico farmacista di piazza Vittorio: «Alle farmacie arrivano ogni settimana solamente 12 vaccini. Quando apriamo l’agenda - dice - le prenotazioni si esauriscono immediatamente. C’è chi gira tutte le farmacie finché non ne trova uno e così capita, per assurdo, che un cittadino di Frascati venga fino a Roma per vaccinarsi; mentre chi è romano finisce ai Castelli o a Cesano». Per il farmacista bisognerebbe adottare un altro metodo di approvvigionamento: «Dal momento che è lo Stato a chiedere ai suoi cittadini di vaccinarsi - afferma - dovrebbe potere garantire a chiunque intenda prenotarsi di potere ricevere la dose». Anche la farmacia sotto i portici degli iconici palazzi umbertini dell’Esquilino si prepara a una maratona di tamponi pre-festivi. «Prevediamo un autentico assalto il 23 e il 24 dicembre - continua il dottore - stiamo ricevendo tantissime telefonate di clienti più o meno abituali che chiedono se effettuiamo i tamponi e siamo aperti in quei giorni, perché non più tutte le farmacie ormai effettuano i test. Molte hanno dismesso i gazebo o lasciato i locali presi in affitto ai tempi della piena emergenza».

PAXLOVID “SCADUTO”
Un recentissimo studio sull’efficacia del vaccino anti-Covid effettuato nei Paesi Bassi sostiene che, ricevendolo, si ha l’80 per cento di possibilità in meno di finire in ospedale o in rianimazione. Per azzerare anche il rischio residuo sui pazienti anziani o cronici, si somministra attualmente l’unico antivirale causale che agisce sul Covid, ossia il Paxlovid. Un farmaco molto costoso per il sistema sanitario nazionale e che sta arrivando ai pazienti scaduto. «Sembra assurdo ma è così - aggiunge Longo - ci sono stati problemi nell’approvvigionamento e l’Aifa il 24 gennaio di quest’anno ha dato il via libera all’estensione della validità a 24 mesi. I clienti non lo sanno e pensano che non vadano bene. A proposito: può essere venduto solo dietro ricetta dematerializzata. Eppure ci sono ospedali che lo stanno prescrivendo su ricetta cartacea inappropriata creando problemi ai cittadini e alle farmacie». 
 

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